22 aprile 2025

Abbadia Lariana in preghiera per il papa. Don Aldo: “Bello e gioioso ogni mio incontro con Francesco”

Don Aldo Milani con lo zucchetto avuto in dono nel 2013 da papa Francesco.

(C.Bott.) Il 2 maggio 2013 il primo incontro, quando papa Francesco era salito al soglio di Pietro soltanto da un mese e mezzo. “Ero in Vaticano e il cardinale Domenico Calcagno, che la settimana scorsa nelle vesti di delegato del Santo Padre ha presieduto la messa del Crisma del Giovedì santo, mi telefonò per dirmi che il mattino successivo il pontefice mi aspettava per concelebrare con lui in Santa Marta. E così avvenne”. Don Aldo Milani conserva vari ricordi di papa Francesco e ieri sera al termine del rosario di suffragio recitato nella chiesa di San Lorenzo ha voluto condividerne alcuni con i suoi parrocchiani.

“Ho avuto la fortuna di incontrare tre volte anche Giovanni Paolo II e cinque o sei Benedetto XVI, l’ultima nella Biblioteca apostolica vaticana un mese prima che rassegnasse le sue dimissioni  - ha detto il parroco - Benedetto era timido e dolce, a differenza di come molti lo descrivevano, mentre Francesco era ben determinato. Con lui si parlava liberamente, a tu per tu, ed era piacevole intrattenersi con lui”.

“Ha impostato fin dall’inizio e poi portato avanti un pontificato assolutamente diverso e le sue prese di posizione hanno lasciato un’impronta profonda”, ha detto don Aldo. Sull’altare c’era lo zucchetto bianco che papa Francesco gli aveva donato proprio in occasione di quel primo incontro del 2013.

“Sì, ogni mio incontro con lui è stato bello e gioioso - ha aggiunto il parroco - e ho avuto la fortuna di poterlo abbracciare. E’ la Madonna che rende possibile tutto questo, perché la Vergine vuol bene ai suoi sacerdoti”.


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