25 aprile 2025

Varenna e il 25 Aprile. “Spendersi gratuitamente per gli altri è un grande esempio di resistenza”

Il sindaco Manzoni: “Ogni giorno ciascuno di noi è chiamato a fare della Resistenza la sua divisa interiore e a lottare, con azioni di libertà, perché non vada ad affievolirsi questo anelito che abita nel cuore di ognuno”

Anche Varenna ha celebrato oggi l’anniversario della liberazione dal nazifascismo. La cerimonia si è tenuta alla presenza dei sindaci di Varenna e Bellano, Mauro Manzoni e Antonio Rusconi, del Gruppo alpini di Varenna e Bellano, dei rappresentanti dell’Anpi di Lecco e della sezione “Lario orientale” dell’Associazione nazionale partigiani, oltre che del maresciallo Vincenzo Senatore della stazione carabinieri di Bellano. Teatro della cerimonia la località Montagnetta di Fiumelatte, dove si trova la lapide in memoria dei partigiani trucidati dalle Brigate nere nell’inverno 1945.

Dopo l’esecuzione dell’inno nazionale e la lettura dei nomi dei partigiani caduti, seguita dal Silenzio d’ordinanza, è intervenuto il sindaco di Varenna. “Per gustare fino in fondo la libertà dobbiamo sempre lottare e resistere - ha esordito Manzoni - perché essa, che è stata conquistata a caro prezzo, non può mai dirsi definitivamente conseguita”.

Il primo cittadino ha proseguito affermando che “ogni giorno ciascuno di noi è chiamato a fare della Resistenza la sua divisa interiore e a lottare, con azioni di libertà, perché non vada ad affievolirsi o si perda questo anelito che abita nel cuore di ognuno. Ogni giorno dobbiamo ricordare chi siamo e da dove veniamo: la pluralità del grande movimento della Resistenza non dovrà mai essere dimenticato, il suo ricordo andrà sempre tramandato come elemento fondante della nostra Repubblica. Agire nel nostro quotidiano perché la mentalità fascista non torni ad affacciarsi nella nostra società, nelle istituzioni, tra le persone”.

“Occorre poi spendersi per la propria comunità - ha aggiunto il sindaco - Di fronte alla mentalità comune secondo cui per primo si deve conseguire il proprio interesse personale, lo spendersi gratuitamente per gli altri è un grande esempio di resistenza. E poi prestare attenzione. La filosofa Simone Weil ha scritto che l’attenzione è “la forma più rara e più pura della generosità”. Compito di ognuno è far crescere un atteggiamento attento, comunicando all’altro la sua importanza per noi. I nostri partigiani, se non avessero avuto questa attenzione, non avrebbero messo a repentaglio la loro vita per liberare anche gli altri”.

Ha preso quindi la parola Roberto Citterio, presidente della sezione “Lario orientale” dell’Anpi, il quale ha ricordato le vicende di quel tragico inverno del 1944-1945 che portarono i sei partigiani di Lecco e del Lario a essere barbaramente uccisi dalle Brigate nere durante un finto assalto mentre venivano tradotti verso il carcere di Como. “I valori della Resistenza, i valori di questi partigiani - ha affermato Citterio - sono sempre attuali, sono di tutti: la democrazia come forma dello Stato, i diritti civili e sociali, la libertà e la pace per tutti”.

A conclusione della cerimonia il canto Bella ciao, accompagnato dal suono di una fisarmonica.





 

Nessun commento:

Posta un commento