30 aprile 2025

Una lettera: “D’accordo il contrasto al degrado, ma allora mettiamo qualche cestino in più”

Scrive da Mandello: “Capitolo aree cani: in quella al cimitero c’è la fontanella ma non c’è l’acqua e in quella vicino all’Iperal la porta di accesso non si chiude perché manca la maniglia”

Da Mandello Lario riceviamo e pubblichiamo:

Ho letto dell’ordinanza sindacale emanata a Mandello Lario per contrastare il fenomeno, effettivamente deprecabile, del degrado che si accompagna al comportamento incivile e maleducato dei possessori o conduttori di cani che non raccolgono gli escrementi del proprio animale e gli consentono di fare pipì a ridosso di edifici e auto, o magari semplicemente in una strada pubblica o agli angoli delle piazze senza poi provvedere a ripulire le superficie interessate.

Niente da dire, ripeto, sull’esigenza di sollecitare un maggiore rispetto da parte appunto dei proprietari di cani. Detto questo, vorrei però fare alcune osservazioni: io abito a Somana e faccio notare che dall’asilo della frazione, appena sotto la chiesa, scendendo verso l’abitato di Mandello il primo cestino dei rifiuti lo si trova all’altezza della Rogola. Ce n’era uno anche a Gorlo ma è stato tolto, non so per quale ragione. Per quanto mi è dato sapere, anche in paese mi sembra siano stati rimossi e non più rimessi alcuni cestini.

Capitolo aree cani. Le frequento entrambe, dunque quella situata all’esterno del cimitero del capoluogo e quella nei pressi dell’Iperal, poco distante dalla Provinciale 72. All’interno di quella del cimitero c’è la fontanella per dissetare il proprio cane, peccato che l’acqua non scenda! E cosa dire dell’altra area, dove sulla porta di accesso manca la maniglia (come documentano le foto che allego, scattate proprio in questi giorni) ed è pertanto impossibile chiudere bene la porta stessa, con il rischio che il cane scappi?

Qualcosa da obiettare ci sarebbe anche sull’obbligo di uscire di casa con una bottiglia o una borraccia di acqua per pulire laddove il cane lascia la sua traccia. Giova ricordare che marcare con l’urina le zone già “segnate” è insito nella natura del cane, che non può essere “arrestato” ogni volta tirandolo per il guinzaglio. Ciò vorrebbe dire punirlo costantemente, a scapito del beneficio che dovrebbe accompagnarsi alla passeggiata.

So poi per esperienza, perché anch’io sono proprietaria di un cane, che l’animale urina più volte e allora dove recupero l’acqua necessaria per pulire vista la scarsità di fontanelle presenti sul territorio comunale?

Sono soltanto alcune osservazioni fatte non a scopo polemico ma per evidenziare una situazione esistente e sollecitare, se possibile, adeguati interventi, fatta salva l’esigenza  - lo ribadisco - di un maggior senso civico da parte di tutti.

Lettera firmata

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