La figlia Silvia: “Il taglio della pubblicazione è quello di raccontare episodi che ricordino com’era la vita di un tempo”. Il libro è disponibile alla libreria “Aquilario” di Mandello Lario e il ricavato andrà al Soccorso degli alpini
(C.Bott.) Il libro racconta momenti e aneddoti soprattutto della sua infanzia, con lo scopo di ricreare e far rivivere le atmosfere di quel tempo e di ricordare persone e personaggi del paese e in particolare di Motteno, il rione dove viveva. Si intitola “Eravamo piccoli” e porta la firma di Angelo Panizza, mandellese, morto nel novembre 2024 all’età di 86 anni, il cui nome si lega principalmente allo storico negozio di elettrodomestici di cui è stato titolare per lunghi anni in via San Zenone, gestito con il fratello Nino.
“Mio padre - spiega sua figlia Silvia - aveva iniziato a scrivere quel libro un po’ per gioco, perché amava mettersi alla prova, e un po’ perché ci teneva a lasciare ai nipoti il ricordo delle tante storie che spesso raccontava loro, specie quando erano bambini. Poi ci ha preso gusto e, siccome non era solito lasciare le cose a metà, aveva deciso di pubblicarlo”.
Le copie stampate erano andate presto esaurite, ma di tanto in tanto c’era chi ne chiedeva una perché aveva visto il libro o ne aveva sentito parlare da amici o conoscenti. Tanti, infatti, si ritrovavano nelle storie e nelle atmosfere raccontate, oppure conoscevano qualcuno da lui citato, magari suo compagno di avventure e di… marachelle. Panizza aveva quindi deciso di far stampare ancora un po’ di copie e aveva espresso il desiderio di destinare il ricavato al Soccorso degli alpini di Mandello, di cui apprezzava l’operato.
“Papà non ha potuto concretizzare quel suo desiderio - afferma ancora la figlia - e allora ci abbiamo pensato noi. Tutto quello che c’è scritto è opera sua, perché lui non accettava suggerimenti e alla fine devo dire che non se l’è cavata male. Diceva: “Io questo ho saputo fare e va bene così, anche se non sempre la sintassi non scorre in modo lineare. Non voglio fingere di essere quello che non sono, dunque il libro lo pubblico così com’è”. E così è stato”.
“Papà Angelo - racconta sempre Silvia - ci teneva a rendere tutto anche un po’ divertente perché quello era il modo con cui era solito rapportarsi con i nipoti, ai quali voleva trasmettere ciò che l’esperienza aveva fatto capire a lui. In sostanza il taglio del libro è un po’ questo: scrivere storie della sua infanzia che ricordino com’era la vita allora, così che i più giovani capiscano da un lato come sono fortunati oggi ad avere tutto e dall’altro che si poteva vivere e ci si poteva divertire anche con poco”.
Non a caso Angelo Panizza conclude scrivendo: “La mia generazione può sostenere di essere la più fortunata della storia dell’umanità senza alcun rischio di smentite. Spero e auguro ai miei nipoti e alle generazioni future di poter rivedere l’atmosfera pulita e il cielo azzurro come quello che vedevamo noi quando... eravamo piccoli”.
Il libro è disponibile presso la libreria “Aquilario” in via Parodi a Mandello.
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