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Vivian Lamarque |
La rassegna “Il bello dell’Orrido” continua a Bellano sul fil rouge delle “Intelligenze naturali”, una riflessione critica sulla contrapposizione tra umano e artificiale inaugurata nel primo incontro con Flavio Caroli. Sabato 26 aprile il secondo appuntamento dell’anno sarà con la poetessa e scrittrice Vivian Lamarque, in dialogo con Armando Besio in un’occasione di scoperta dell’autrice attraverso la sua vasta produzione letteraria, dalle prime opere all’ultima raccolta poetica “L’amore da vecchia”, vincitore del primo Premio Strega poesia.
L’incontro, sul tema “La vita che viene, la vita che va”, si terrà nella sala del cinema e avrà inizio alle 18. L’ingresso sarà libero a tutti.
Poetessa tra le più amate in Italia, Vivian Lamarque ha fatto del linguaggio semplice e quotidiano, spesso ispirato al mondo delle fiabe e dell’infanzia, la sua cifra stilistica. Nata il 19 aprile 1946 a Tesero, in provincia di Trento, origini valdesi, vive un’infanzia segnata da vari traumi: data in adozione a nove mesi in quanto figlia illegittima, a 4 anni perde il padre adottivo e a 10 scopre di avere due madri. Proprio le vicende personali alimentano un’intensa riflessione sui temi dell’abbandono e della ricerca delle origini che attraversano tutta la storia della sua produzione poetica intrecciando sofferenza e delicatezza.
Maestra nel combinare un’apparente leggerezza e semplicità di scrittura con un’intensa profondità emotiva, è stata recentemente celebrata dallo scrittore Aldo Nove, che ha definito i suoi versi come di “spietata, inimitabile dolcezza”, mentre il poeta Giovanni Raboni, riferendosi alla sua poetica, aveva parlato di “semplicità feroce”.
Traduttrice di autori quali Valéry, Baudelaire e La Fontaine, è anche prolifica scrittrice di fiabe e libri per bambini. Per Mondadori uscirà a maggio “E intanto la vita? Poesie per lei, dottore”, raccolta di poesie scritte nei trent’anni di analisi junghiana e dedicata proprio alla sua esperienza di terapia psicanalitica.
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