10 agosto 2022

Abbadia Lariana applaude il Coro Sol Quair e riflette: “Con Alika quel giorno è morta la civiltà”

Il Coro Sol Quair ieri sera sul sagrato della chiesa parrocchiale di Abbadia Lariana.


(C.Bott.) Il canto, o per meglio dire il bel canto, può essere anche preghiera. E ieri sera il Coro Sol Quair di Lecco lo ha confermato proponendo ad Abbadia Lariana, nell’ambito dei festeggiamenti organizzati dalla parrocchia per la ricorrenza patronale di San Lorenzo, un bellissimo concerto che in taluni momenti, in particolare durante l’esecuzione di determinati brani, ha ispirato significative riflessioni e regalato apprezzate suggestioni a coloro i quali vi hanno assistito.

Il canto può essere preghiera, si è detto. E non a caso il maestro Giuseppe Caccialanza ha ricordato, introducendo il concerto, che “i canti gospel prendono ispirazione dal Vangelo”.



Ma il canto, appunto, invita anche a riflettere su situazioni e temi di stretta attualità. E così nel corso della serata, nello specifico in occasione dell’esecuzione del brano di Niccolò Fabi Io sono l’altro, il direttore del coro ha rivolto un ideale pensiero ad Alika, l’ambulante nigeriano aggredito e ucciso pochi giorni fa a Civitanova Marche nell’indifferenza generale. “Con lui a morire quel giorno è stata la civiltà”, ha detto Caccialanza.

Poi un altro brano e un’altra toccante dedica, questa volta a tutte le persone che vivono situazioni di guerra, non soltanto in Ucraina, in particolare ai bambini.



Alla fine un canto che è un vero e proprio inno di speranza: Imagine di John Lennon, il brano capolavoro del leggendario musicista.

Quindi il congedo dal Coro “Sol Quair” aspettando l’odierna ricorrenza patronale, che culminerà oggi alle 18 con la celebrazione della messa solenne, seguita nel giardino parrocchiale da un’altra “cena sotto le stelle”.
















Nessun commento:

Posta un commento