11 gennaio 2021

Don Tullio ricorda don Alfredo. “Si avvicinò e mi disse: sento che il Signore mi chiama a seguirlo”

L’ex parroco di Abbadia Lariana: “Quando divenne prete gli regalai il calice dicendogli: quando non ci sarò più io, continuerai tu a celebrare la messa. Purtroppo non è stato così”

Don Tullio Salvetti (a destra) ad Abbadia Lariana nell'agosto 2017. Al suo fianco don Alfredo Nicolardi.


Nativo di Colico, classe 1941, sacerdote dal 1965 e attualmente economo del Seminario diocesano di Como, è stato parroco ad Abbadia Lariana dal 1982 al 1995, anno in cui è stato chiamato a guidare la comunità comasca di Monte Olimpino.

Don Tullio Salvetti, che prima di svolgere il suo ministero ad Abbadia fu vicario a Gravedona e in seguito parroco a Ponna Intelvi, ricorda con questo significativo scritto don Alfredo Nicolardi, il sacerdote originario di Abbadia morto la sera dello scorso 31 dicembre al “Valduce” di Como, dove era ricoverato da qualche settimana dopo essere stato contagiato dal coronavirus.

“Sono arrivato a Abbadia Lariana nel 1982 e per comodità tenevo una casella postale presso l’ufficio del paese. Ogni mattina, verso le 9, andavo a ritirare la posta della parrocchia e quasi sempre incontravo un giovane ragioniere che ritirava a sua volta la posta della ditta Colombo, presso la quale lavorava. Un saluto, una battuta e ognuno tornava alla sua attività.

Nell’estate del 1986 questo ragionier Alfredo Nicolardi, con il suo amico Oscar, viene a chiedermi in prestito una tenda dell’oratorio per andare in vacanza in Sicilia. Siccome la partenza era prevista per dieci giorni dopo, invito entrambi a partecipare a un corso di esercizi spirituali tenuto da don Oscar Cantoni a Campodolcino.



Al ritorno Alfredo viene a casa mia e mi dice: “Don Tullio, lei mi ha mandato agli Esercizi, ora mi aiuti a uscire dai miei dubbi. Mi sembra che il Signore mi chiami a seguirlo, dedicandomi totalmente a Lui”.

Al primo momento resto basito, poi gli rispondo: “Sono contento che tu abbia avuto questa ispirazione, ma ora va in vacanza e al ritorno ne parliamo”.

A settembre il pensiero di dedicarsi totalmente al Signore persiste e per tutto l’anno pastorale frequenta il gruppo di orientamento vocazionale a San Carpoforo una volta al mese. A giugno comunica ai genitori, ai giovani e a tutta la parrocchia il suo proposito e a ottobre entra in Seminario per prepararsi a diventare prete.

Gioia e consolazione da parte di tutti e preghiere affinché Dio l’accompagni nel portare a compimento il dono ricevuto.

Agosto 2017: da sinistra don Tullio Salvetti, don Alfredo Nicolardi e don Vittorio Bianchi, in quegli anni parroco di Abbadia, durante la messa per il 25.mo di ordinazione del sacerdote morto la sera dello scorso 31 dicembre.


Dopo cinque anni di studi teologici il 13 giugno 1992 viene ordinato prete. Grande festa in paese per la celebrazione della prima messa con l’omelìa tenuta da don Bruno Maggioni. Seguono gli incarichi pastorali che conosciamo.

Ci sentivamo saltuariamente per telefono. L’ultimo giorno che abbiamo passato insieme è stato il 10 agosto del 2017 ad Abbadia per ricordare il suo venticinquesimo anniversario di ordinazione sacerdotale.

Quando in Seminario è arrivata la notizia che era risultato positivo al Covid-19 non mi sono preoccupato più di tanto perché pensavo: è giovane, in perfetta forma, ce la farà a superare la prova del virus. Invece l’ultimo giorno dell’anno il triste annuncio: don Alfredo è tornato alla casa del Padre.

Quando è diventato prete gli avevo regalato il calice dicendogli: “Quando non ci sarò più io, continuerai tu a celebrare messa”. Purtroppo non è stato così, lui è andato avanti e ora celebra la liturgia perenne in Paradiso”.

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Questa sera, lunedì 11 gennaio, alle 20.30 nella chiesa parrocchiale di San Lorenzo ad Abbadia Lariana messa di suffragio per don Alfredo Nicolardi nell’ottava del rito funebre.

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