13 febbraio 2021

Mandello. Il Centro di ascolto della Caritas al traguardo dei 25 anni di attività

Fu costituito nel febbraio 1996 per volere di monsignor Gianluigi Gatti, in quegli anni parroco del “Sacro Cuore”



Il Centro di ascolto Caritas del vicariato di Mandello compie 25 anni. Costituito in data 13 febbraio 1996 per volere di monsignor Gianluigi Gatti, parroco al “Sacro Cuore” dal 1986 al 2008, il quale riteneva necessario che la comunità cristiana - attraverso l’opera di alcuni fedeli - rendesse quotidianamente visibili l’attenzione e la sollecitudine verso i poveri, è appunto da cinque lustri un importante riferimento per le persone in difficoltà, che al Centro possono incontrare volontarie preparate e disponibili ad ascoltarle e ad accompagnarle nella ricerca di una soluzione ai loro problemi.

Valutata la situazione, sono le stesse volontarie a predisporre con la persona ascoltata un progetto di aiuto specifico, sostenibile e rispettoso delle potenzialità e della dignità di ciascuno.

Nell’ambito di questo progetto, quando necessario e compatibilmente con le risorse della comunità, vengono offerti anche aiuti materiali. In ogni caso viene garantita un’azione di orientamento e accompagnamento ai servizi e alle risorse del territorio.

L’attività del Centro di ascolto non si esaurisce tuttavia nella relazione con le persone incontrate, ma è altresì finalizzata a diffondere la cultura della solidarietà, sollecitando la corresponsabilità e l’impegno di tutta la comunità nel servizio di carità. E’ altresì espressione visibile e concreta di un coinvolgimento comunitario e, insieme, stimolo a un ulteriore impegno.

Don Gianluigi Gatti, parroco al "Sacro Cuore" di Mandello dal 1986 al 2008.


Il venticinquesimo anniversario è un’occasione significativa per rimarcare il legame tra comunità e Centro di ascolto.

In questi anni sono numerosi i volontari che si sono avvicendati e in tutti è stato ed è tuttora vivo il desiderio di vivere coerentemente l’unità tra Eucarestia e carità, tra fede e vita.

“Da tempo - spiegano al Centro di ascolto - non vi sono ingressi di nuovi volontari e l’avanzare dell’età, l’aumento degli impegni personali e l’insorgere di problemi familiari hanno assottigliato progressivamente il gruppo. Riteniamo che la preoccupazione del ricambio, oggetto di attenzione anche da parte del Coordinamento dei CdA, debba essere affrontata e condivisa dal vicariato e portata a conoscenza della comunità”.

L’ascolto è l’attività che caratterizza il servizio del Centro. E’ infatti l’ascolto il cuore della relazione di aiuto, dove chi ascolta e chi è ascoltato è coinvolto, con ruoli diversi, in un progetto che - ricercando le soluzioni più adeguate - punta a un processo di liberazione della persona dal bisogno, rispettandone la dignità.

Accanto al pagamento di affitti e utenze varie, in questi anni segnati dalla grave crisi economica iniziata nel 2008 il Centro di ascolto della Caritas ha elaborato un progetto denominato “Fondo mano solidale” che ha favorito l’inserimento di persone in grave difficoltà economica in un’attività lavorativa a tempo determinato presso la Cooperativa sociale “Incontro”, retribuendole con il fondo costituito con il generoso contributo della comunità del vicariato.

L’importanza di questo progetto risiede nel tentativo di ridare dignità alle persone appunto attraverso il lavoro, evitando interventi di puro assistenzialismo.

Un altro progetto è “Tu studi, io ti aiuto”. L’intervento consiste nel “premiare” l’impegno scolastico dei figli degli assistiti, pagando abbonamenti ai mezzi di trasporto, spese di frequenza scolastica e cancelleria.

Da sempre, poi, per le emergenze abitative il CdA offre il Centro di accoglienza, che consiste in due monolocali.

Nel corso del 2020 la pandemia  ha causato un incremento delle persone che, incapaci di provvedere ai loro bisogni primari, si sono rivolte al Centro di ascolto per necessità alimentari e per il pagamento di utenze e affitti. Gli “impoveriti dal Covid” si sono quindi aggiunti alle persone gravemente emarginate e ai poveri cronici già noti al CdA e a questa problematica si sta rispondendo con il “Fondo emergenza Covid-19”.

In cantiere, quasi pronto per essere avviato, vi è la creazione di un punto dove chi è stato ferito psicologicamente dalla pandemia potrà incontrare un esperto e trovare un aiuto.

Naturalmente tutti questi progetti sono possibili grazie al generoso sostegno dei parrocchiani del vicariato.

Intanto domenica 7 marzo il venticinquesimo anniversario di fondazione del Centro di ascolto della Caritas verrà ricordato con una messa. Per comprensibili motivi, non è previsto nessun altro festeggiamento.

Resta da aggiungere che durante questo tempo di pandemia e di conseguente emergenza sanitaria le volontarie del Centro di ascolto della Caritas ricevono soltanto su appuntamento. I recapiti sono lo 0341-733.774 (è attiva la segreteria telefonica) e il 366-81.20.157 (da lunedì a venerdì, dalle 9 alle 11). L’indirizzo di posta elettronica è cdamandello@caritascomo.it.

 

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