16 febbraio 2021

Regionali Master di nuoto. Due ori per le mandellesi Monica Airoldi e Fabiola Bertassi

A Lodi si sono imposte rispettivamente nei 100 misti e sulla distanza dei 200 dorso

Monica Airoldi (a sinistra) e Fabiola Bertassi, oro ai campionati regionali Master di nuoto.


Il nuoto Master riparte (e lo fa in grande spolvero) con i campionati regionali, validi anche quali selezioni in vista dei campionati italiani. Lombardia, Emilia Romagna, Lazio e Veneto hanno organizzato le competizioni, in calendario da qui a fine febbraio.

Nelle prime due giornate di gara, svoltesi a Lodi nell’impianto “Faustina Sporting Lodi”, le mandellesi Monica Airoldi e Fabiola Bertassi si sono distinte vincendo l’oro rispettivamente nei 100 misti e nei 200 dorso.

Le due atlete si sono dette comprensibilmente soddisfatte dei risultati ottenuti nonostante il periodo di stop forzato imposto dal lockdown e le difficoltà legate alla ripresa degli allenamenti.

“Abbiamo dovuto adattarci migrando da un impianto all’altro, perché sia il Bione sia la piscina di Barzanò sono state chiuse - dice Fabiola Bertassi - Siamo state peraltro entrambe fortunate, perché le nostre società  hanno fatto molto per aiutarci e per consentirci di continuare gli allenamenti in piscina. Lavorare allenandoci a casa, pur se con esercizi propedeutici al nuoto, non è infatti la stessa cosa”.

“In questa situazione - aggiunge la mandellese - va sottolineata la mole di lavoro svolta per così dire dietro le quinte dal Comitato regionale lombardo della Fin, che in occasione delle competizioni ha organizzato un apparato di speciali misure di sicurezza nelle piscine per tutto lo svolgimento delle competizioni sportive, secondo le leggi in vigore e le modalità organizzative emanate dalla Federazione italiana nuoto in base alle indicazioni delle autorità competenti volte a ridurre i rischi di contagio da Covid-19”.

In Lombardia le competizioni sono iniziate lo scorso fine settimana e proseguiranno nei giorni 20 e 21 febbraio.

Le gare si sono svolte a porte chiuse, con la sola presenza degli atleti in gara e di un allenatore per squadra. Tutto ciò per poter garantire la maggiore distanza interpersonale possibile.

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