17 febbraio 2021

Don Ambrogio Balatti agli anziani: “Non serve inventare penitenze, c’è già la pandemia”

Il sacerdote mandellese parla della Quaresima che inizia oggi nel pieghevole diffuso dai volontari del Gruppo assistenza

Don Ambrogio Balatti

 

(C.Bott.) “Carissimi amici anziani, purtroppo la pandemia che ci perseguita da un anno ha scombussolato la nostra vita personale e sociale. Ha interrotto anche i nostri tradizionali incontri al centro diurno che precedevano i tempi forti dell’Avvento e della Quaresima”.

Inizia così il messaggio che il sacerdote mandellese, fino al 2016 arciprete di Chiavenna, indirizza  agli abituali frequentatori del centro diurno di via Manzoni attraverso il pieghevole distribuito nei giorni scorsi dai volontari del Gruppo assistenza agli anziani con una poesia dialettale di Mario Ciappesoni e per accompagnare, nella “settimana grassa” di Carnevale che si è chiusa ieri, il gradito dono di un pacchetto di chiacchere.

Don Ambrogio ammette che “siamo tutti un po’ disorientati e frastornati da questa situazione che nessuno poteva immaginare e prevedere” e mette in guardia dal rischio “di cadere nel pessimismo e nella tristezza”. Per scongiurare questo pericolo “dobbiamo irrobustire il nostro spirito per poter conservare la speranza e guardare alla vita con fiducia”.

“In occasione di questa Quaresima - scrive il sacerdote - il Signore, che non ci abbandona mai, ci invita come sempre a intraprendere il cammino di questo tempo liturgico lasciandoci guidare dalla sua parola di verità e dal suo spirito di fortezza”.

Quindi un riferimento alla Quaresima cristiana (“che ricorda i 40 giorni di Gesù nel deserto come luogo di preghiera, dell’ascolto della parola di Dio e del superamento delle varie tentazioni”) e la sollecitazione a essere consapevoli che “il deserto è propriamente il luogo dell’anima dove Dio parla al nostro cuore e dove noi possiamo essere più disponibili ad ascoltarlo”.

“Da questo punto di vista - osserva ancora don Ambrogio - la situazione ci costringe a essere meno distratti da tante cose inutili, superficiali o moralmente dannose per riflettere sulla nostra vita e su ciò che veramente conta per il nostro bene spirituale e umano. E vista la situazione in cui ci troviamo non c’è bisogno di inventare penitenze particolari da offrire al Signore: è la vita stessa, con i suoi guai, che è diventata una fatica, quindi con fiducia e spirito di pentimento offriamola al Signore”.

Infine un passaggio del Vangelo di Luca (quello in cui si legge che Gesù diceva: “Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vuol salvare la propria vita la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia la salverà. Infatti quale vantaggio ha un uomo che guadagna il mondo intero ma perde o rovina se stesso?”) e a tutti gli anziani l’augurio di una buona Quaresima.

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