27 agosto 2021

Paralimpiadi. Il “quattro con” di Lorena Fuina terzo in batteria, ai ripescaggi per centrare la finale



(C.Bott.) Una batteria eliminatoria molto impegnativa, anche perché soltanto l’equipaggio vincitore accedeva direttamente alla finale. Una batteria, inoltre, con avversari agguerriti a iniziare dalla Gran Bretagna (da anni dominatrice della specialità, campione paralimpica a Londra 2012 e a Rio 2016, campione d’Europa nel 2021 e campione del mondo nel 2017, nel 2018 e nel 2019) e dalla Francia, bronzo iridato tre anni fa e argento quest’anno agli Europei. Gli azzurri, poi, dovevano vedersela anche con Giappone, Brasile e con la formazione del Comitato russo.

Insomma una regata difficilissima, quella di questa notte alle Paralimpiadi di Tokyo sulle acque del Sea Forest Waterway, per il “quattro con” PR3 misto dell’Italia composto da Greta Elizabeth Muti, Alessandro Brancato, Lorenzo Bernard e Cristina Scazzosi, timoniera la mandellese trentasettenne Lorena Fuina, lo stesso equipaggio che nel 2019 aveva qualificato la barca per “Tokyo 2020” e vinto il bronzo ai Mondiali di Linz.

L’armo azzurro ha affrontato la gara con la giusta determinazione, ma alla fine a imporsi è stata, come da pronostico, la fortissima Gran Bretagna davanti alla Francia. Terza l’Italia, che dunque sarà chiamata domani ad affrontare i ripescaggi da cui scaturiranno i quattro armi che in finale andranno ad aggiungersi appunto alla Gran Bretagna e agli Stati Uniti, nazione vincitrice dell’altra batteria eliminatoria.

Alle spalle di Lorena Fuina e compagni si sono piazzati nell’ordine il Comitato russo, il Brasile e il Giappone.

Nessun commento:

Posta un commento