13 aprile 2022

Un’aquila nella rotatoria di via Parodi a Mandello. Per i guzzisti (e non solo) un’attrattiva in più



(C.Bott.) E’ sinonimo di potenza e vittoria. Ed è anche il simbolo della Moto Guzzi, la gloriosa Casa di Mandello Lario che lo scorso anno ha tagliato il traguardo del secolo di vita. Non a caso un’aquila ad ali spiegate campeggia sul mitico cancello rosso della fabbrica, appena sopra la scritta "Moto Guzzi".

Poco distante, proprio sopra la rotatoria posta all’ingresso della “città dei motori”, lungo la Provinciale 72 e all’imbocco con via Emanuele Vittorio Parodi, vi è da alcuni anni una riproduzione in acciaio - a “firma” dell’artista friulano Fabio Comelli - della altrettanto mitica Otto cilindri, la motocicletta da competizione ideata per gareggiare nella classe 500 del Motomondiale. Un biglietto da visita tanto suggestivo quanto emblematico e un “monumento” a sua volta gettonatissimo, quanto a selfie e a scatti fotografici, dai guzzisti che raggiungono Mandello.



Da questa settimana, però, per loro e in generale per gli appassionati dei motori (ma non soltanto) c’è un’altra attrattiva, guarda caso situata su un’altra rotatoria: quella in via Parodi, nelle immediate vicinanze dell’ufficio postale e sempre a pochissima distanza dalla Guzzi. E’ una scultura e raffigura appunto una grande aquila. E’ in ferro ed è stata realizzata dall’artista Alì Squicciarini.

L’idea si deve a un gruppo di mandellesi (capofila dell’iniziativa la “Magicotel Srl” di via Parodi) che a suo tempo avevano aderito alla proposta lanciata dal Comune di Mandello di affidare a soggetti privati l’allestimento e la manutenzione di varie postazioni e aree verdi presenti in paese.

Così d’ora in avanti per i fedelissimi della Casa dell’Aquila che giungeranno a Mandello ci sarà un richiamo in più. E un altro “scorcio” da immortalare con la macchina fotografica o sul proprio cellulare.

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