25 marzo 2024

Memorial "Paolo D’Aloja" di canottaggio. A Piediluco doppiette di Panizza, Comini e Pelacchi

(C.Bott.) C’erano Austria, Azerbaijan, Belgio, Cipro, Egitto, Estonia, Finlandia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Kuwait, Libia, Lituania, Marocco, Monaco, Olanda, Norvegia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Serbia, Slovacchia, Sudafrica, Sudan, Svezia, Togo e Tunisia, oltre naturalmente all’Italia. E a difendere i colori azzurri al 38° Memorial “Paolo D’Aloja” di canottaggio disputato nel fine settimana a Piediluco, regata internazionale che da anni inaugura ufficialmente la stagione remiera, c’erano anche Andrea Panizza, Davide Comini e Giorgia Pelacchi, reduci come altri atleti dalle regate del primo Meeting nazionale in scena il precedente week-end sempre a Piediluco.

Quello dei tre azzurri è stato per così dire un percorso netto. Il loro bilancio è infatti di tre vittorie ottenute sabato e di altrettanti successi conquistati ieri.

Sabato il “due senza” del mandellese Davide Comini e di Giovanni Codato (entrambi delle Fiamme Oro), che ai Mondiali assoluti di Belgrado lo scorso settembre avevano qualificato quella stessa barca per i prossimi Giochi olimpici di Parigi, ha sbaragliato la concorrenza imponendosi all’equipaggio della Repubblica Ceca, con Bonamoneta e Di Colandrea al terzo posto.

Sugli scudi anche Andrea Panizza e il “quattro di coppia” di cui facevano parte, con il mandellese portacolori delle Fiamme gialle, Nicolò Carucci, Luca Chiumento e Giacomo Gentili. L’equipaggio azzurro si  è imposto precedendo “ITA 2” di Mulas, Renzi, Baldo e Rocchi e la Repubblica Ceca.

Sempre sabato, poi, l’otto femminile azzurro con Giorgia Pelacchi (atleta di Abbadia Lariana portacolori delle Fiamme Rosse, in barca con De Filippis, Gnatta, Rocek, Codato, Terrazzi, Mandelli, Bumbaca e Capponi) ha prevalso sulla Romania.

Ieri Comini, Panizza e Pelacchi hanno concesso il bis, imponendosi nelle rispettive specialità con gli stessi compagni di barca. Il “due senza” di Comini si è imposto con largo margine su Repubblica Ceca e Svezia, il “quattro di coppia” di Panizza ha avuto ragione dell’equipaggio di “ITA 2” (che comprendeva Pazzagli, Selva, Tedoldi e Rocchi) e della Repubblica Ceca, mentre l’otto femminile con la Pelacchi ha preceduto sul traguardo la Romania.

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