15 ottobre 2020

Apprendere a leggere e a scrivere. Due incontri ad Abbadia Lariana per insegnanti e genitori

Relatrice sarà l’ex docente Adriana Lafranconi, già dirigente scolastica e cultrice di pedagogia presso l’Università degli studi di Bergamo

Adriana Lafranconi
 

(C.Bott.) Due incontri - il primo rivolto in particolare agli insegnanti, il secondo ai genitori - in materia di scuola e apprendimento. A proporli è il Comune di Abbadia Lariana e a delineare gli argomenti affrontati, così come a guidare le riflessioni che ne seguiranno, sarà in entrambi i casi Adriana Lafranconi, mandellese, ex insegnante elementare e già dirigente scolastica che tra il 2002 e il 2007 ha anche ricoperto incarichi ai vertici dell’Ufficio scolastico regionale e dell’Ufficio scolastico provinciale di Lecco.

Laureata in Scienza della formazione all’Università degli studi di Milano Bicocca, ha assunto ruoli significativi nel campo della formazione, oltre che negli ambiti culturale, pedagogico, amministrativo e gestionale.

Relatrice a partire dal 1980 in molteplici attività e iniziative riguardanti la didattica, la valutazione, la metodologia e l’organizzazione scolastica, ha svolto consulenze per la formazione e-learning ed è autrice di varie pubblicazioni.

Ha collaborato con la rivista Scuola italiana moderna e attualmente è cultrice di pedagogia presso l’Università degli studi di Bergamo e consulente pedagogico-didattica dell’Istituto scolastico “Santa Giovanna Antida” di Mandello.

I due incontri sono in programma per martedì 20 e giovedì 22 ottobre - inizio alle ore 20.45 - presso la sala civica “Don Carlo Gnocchi” in via Nazionale (ingresso dal cortile del museo setificio Monti).

“Ha senso ricercare il metodo migliore per insegnare a leggere e a scrivere?” il tema del primo appuntamento di martedì 20, a cui interverranno come detto i docenti, mentre oggetto dell’incontro di giovedì 22 con i genitori sarà “Anche in famiglia il bambino può imparare a leggere e a scrivere?”.

Pe il rispetto delle norme anti-Covid è consigliata la prenotazione. Al riguardo si può inviare una e-mail all’indirizzo sociale-cultura@comune.abbadia-lariana.lc.it.

L’interesse per il doppio appuntamento della prossima settimana si lega anche al fatto che di recente Adriana Lafranconi ha pubblicato il libro Apprendere a leggere e scrivere - Come e perché.


 

Al riguardo, la stessa autrice ha avuto modo di recente di spiegare che “se si approfondiscono le varie proposte metodologico-didattiche e le ragioni a loro sostegno ci si accorge di quanto aspra continui a essere la diatriba tra i differenti metodi e di come, dal fronte di ogni schieramento, si addossino alla parte opposta le responsabilità degli insuccessi nell’apprendimento della lingua scritta”.

“In questi anni - ha avuto modo di affermare Adriana Lafranconi - in netto vantaggio sono le proposte che indicano come partenza necessaria la conoscenza delle singole lettere o sillabe, da comporre via via in parole, frasi e testi. Un approccio che, considerato risorsa per i bambini con dislessia, ha trovato accoglienza generalizzata, anche perché poco costoso nella sua applicazione. Esattamente il contrario dell’indicazione di cominciare con frasi o parole globalmente conosciute dai bambini, per scoprire in esse le lettere dell’alfabeto da reimpiegare per la comprensione e produzione di significati, vero cuore della lettura e della scrittura”.

All’autrice è sembrato innanzitutto importante approfondire nel libro le ragioni di tale diatriba, per indagare poi la possibilità di comporre in un quadro armonico gli esiti di tante ricerche che nel tempo hanno affrontato questo problema.

“Una prima conclusione a cui sono pervenuta - ha osservato - è che, mentre la conquista della lingua scritta è un processo complesso e sfaccettato, spesso gli studi su questo tema si sono focalizzati su una parte degli elementi in gioco, lasciandone in ombra altri, pure importanti, e le loro interconnessioni. Da qui la parzialità di molte conclusioni e la necessità di una loro integrazione in una visione articolata, per non disperderne il contributo positivo che in tal modo possono offrire”.

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