15 ottobre 2020

Il Giro d’Italia sulle strade della “Nove Colli”, negli anni la “firma” di Roberto De Marcellis

Il mandellese, classe 1940, si impose nella propria categoria della mitica Gran fondo nel 1998, nel 2000 e nel 2002
 
Roberto De Marcellis, mandellese, classe 1940.



(C.Bott.) Tra le Gran fondo di ciclismo è in assoluto la più “gettonata” non soltanto a livello nazionale e non a caso richiama ogni anno sulle strade della Romagna un gran numero di appassionati. Nel 2021 taglierà un traguardo significativo: quello dei cinquant’anni.

La prima edizione di una gara capace di mettere alla prova qualsiasi atleta e di regalare a chi vi partecipa emozioni indimenticabili si disputò infatti nel 1971 e da allora per chiunque apprezzi una disciplina tanto faticosa quanto affascinante qual è appunto il ciclismo è stato un susseguirsi di emozioni. E ora, per molti, di ricordi.

Si sta parlando della “Nove Colli” e di un percorso che oggi i corridori del Giro d’Italia affronteranno nella dodicesima tappa della “corsa rosa”, con partenza e arrivo a Cesenatico.

Ad aver scritto bellissime pagine di quella autentica storia di passioni è stato, tra gli altri, il mandellese Roberto De Marcellis, classe 1940, che la bicicletta non l’ha ancora appesa al chiodo e che allo sport continua per così dire a dare… del tu. Basti ricordare che proprio in queste ultime stagioni si è reso protagonista di incredibili prestazioni nello sci di fondo e nello skiroll.

Roberto De Marcellis alla "Nove Colli" del 2000.


Nell’ottobre 2019 aveva così aggiunto un altro anello alla sua già lunga catena di eccellenti prestazioni aggiudicandosi la classifica assoluta della categoria M5 alla Coppa Italia Rossignol Master e Cittadini per la stagione 2018-2019 e nel dicembre scorso aveva partecipato a Livigno alla “Sgambeda”, imponendosi sempre nella categoria M5, confermando il suo dinamismo, la sua preparazione e quel legame appunto con lo sport che non conosce età.

Il nome di Roberto De Marcellis si lega poi a filo doppio, come detto, alla “Nove Colli”, da lui disputata più volte e, ciò che più conta, con un bilancio di tre vittorie di categoria e due secondi posti. Il mandellese si impose per la prima volta nel 1998 tra i “Gentleman 2” con il tempo di 6 ore 47 minuti e 41 secondi (per la cronaca, inferiore di 26 minuti a quello da lui realizzato due anni prima) e conquistò la vittoria pure nel 2000 e nel 2002, mentre le due piazze d’onore risalgono alle edizioni del 1999 e del 2001.

Nel ’98 a salire sul gradino più alto del podio della “Nove Colli” furono anche l’indimenticato Ugo Balatti tra i “Master 4” e Marina Scenini. Quest’ultima stabilì altresì in quell’occasione, con il tempo di 6 ore 39’44”, il nuovo record femminile della competizione.

Altri atleti mandellesi, e tra loro in particolare alcuni portacolori del Bike Team Mandello, hanno preso parte nel corso degli anni alla “Nove Colli”. Ben tredici appartenenti al sodalizio lariano parteciparono ad esempio all’edizione del 2000 della mitica Gran fondo. A distinguersi in quell’occasione fu Massimo Cereser, al traguardo nell’eccellente tempo di 6 ore 36 minuti e 41 secondi.

Nessun commento:

Posta un commento