20 ottobre 2020

Il sindaco di Mandello: “La chiusura totale sarebbe devastante per il nostro tessuto economico”

Riccardo Fasoli sull’emergenza sanitaria e dopo il nuovo Dpcm: “Servivano norme più precise, semplici e inequivocabili. Chiudere le attività che possono essere gestite in maniera corretta mi sembra una misura inutile e dannosa. Attenzione alle distanze! E mascherina sempre”

Riccardo Fasoli, sindaco di Mandello.

 

di Claudio Bottagisi

Il nuovo decreto firmato nella serata di domenica dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, le manifestazioni solitamente programmate in paese nelle settimane che precedono il Natale (e in quelle immediatamente successive), a partire dalla mostra delle associazioni del giorno dell’Immacolata, l’attività didattica e altro ancora. Una serie di quesiti tutti di stretta attualità, senza escludere un riferimento al passato e… al presente sportivo del primo cittadino. Ne parliamo con Riccardo Fasoli, dal 2015 sindaco di Mandello.

Sindaco Fasoli, l’emergenza sanitaria non è purtroppo ancora alle spalle come tutti avremmo auspicato. Qual è, ad oggi, la situazione aggiornata dei casi positivi a Mandello e delle persone in quarantena preventiva? E i numeri attuali relativi appunto al territorio mandellese rappresentano secondo lei un particolare motivo di criticità?

“Purtroppo ciò che ci si aspettava è arrivato. La sensazione è che, non vedendo il pericolo poiché il virus è invisibile, ce ne siamo dimenticati. Siamo a una decina di positivi, con altrettante persone in quarantena preventiva. La situazione non evidenzia particolari criticità. L’attenzione maggiore va alle scuole e ai ragazzi. L’età media di contagio è molto bassa, a dimostrazione che le situazioni di criticità sono proprio quelle tra i giovani. Quando non possiamo mantenere il metro di distanza dobbiamo indossare la mascherina! E’ difficile farlo capire a chi si trova per strada, soprattutto tra gli adolescenti, ma è indispensabile”.

Il nuovo Dpcm firmato domenica sera dal premier Conte attribuisce più poteri ai sindaci, autorizzandoli a disporre la chiusura al pubblico, dopo le ore 21, di vie o piazze nei centri urbani dove si possono creare situazioni di assembramento. Qual è il suo giudizio complessivo sulle norme introdotte con il nuovo Dpcm e in particolare sui “poteri” attribuiti appunto ai primi cittadini? E in questo senso ritiene che ciò potrebbe rivelarsi utile anche per Mandello?

“Credo che servissero norme più precise, semplici e inequivocabili. Chiudere le attività che possono essere gestite in maniera corretta mi sembra una misura inutile e dannosa per l’economia e per la vita dei cittadini. I peggiori assembramenti possono essere i bar, i ristoranti e le riunioni tra amici. Per questo credo fosse più necessaria la regola della sola consumazione al tavolo con distanziamento se non congiunti: è impensabile che si possa stare senza mascherina fuori da un bar perché si ha il bicchiere di vino in mano”.

Il nuovo provvedimento vieta le sagre e le fiere di comunità, se non a carattere nazionale o internazionale. Ciò condizionerà inevitabilmente anche le prossime iniziative normalmente proposte a Mandello nelle settimane che precedono le festività di fine anno. Si può già dire, al riguardo, che la mostra delle associazioni dell’8 dicembre, piuttosto che altri eventi che solitamente caratterizzano il “Magico Natale” a Mandello (dai concerti fino alle iniziative per i bimbi) quest’anno non ci saranno?

Non è detto. Se dipenderà da noi proveremo a proporre tutto ciò che è in linea con le linee guida attuali. Speriamo di non ricadere in una chiusura totale. Sarebbe devastante per l’intero tessuto economico mandellese passare il Natale senza il consueto periodo economico che vale gli incassi di gran parte dell’anno solare”.

E’ già stata presa qualche decisione per quanto riguarda la pista di pattinaggio su ghiaccio che negli ultimi anni trovava posto in piazza Leonardo da Vinci?

“La decisione verrà presa con i commercianti. La riunione era fissata per ieri sera (lunedì 19 ottobre, ndr) ma abbiamo deciso di posticiparla alla prossima settimana e in videoconferenza. Proviamo a non fermarci”.



Sempre in tema di eventi legati al fine anno. La lotteria di Natale proposta con la collaborazione e l’apporto fattivo dei commercianti quest’anno ci sarà? E la rassegna teatrale autunno-inverno organizzata con la Pro loco?

Dipenderà tutto dalle disposizioni nazionali e regionali, ma per quanto ci riguarda vorremmo riproporre sia la lotteria sia la rassegna teatrale”.

Ha timori, alla luce della situazione attuale, per il regolare svolgimento dell’attività didattica ed educativa a Mandello?

Dipende tutto da quanto il virus circola e da quanto cerchiamo di essere bravi nei nuclei familiari e nel tempo libero. Attenzione alle distanze e mascherina sempre, in particolar modo dove le distanze non si possono tenere o dove si sta per lungo tempo, per salvare gli altri e i nostri anziani!”.

Un’altra norma del nuovo Dpcm varato domenica sera sancisce che nell’ambito delle pubbliche amministrazioni le riunioni si svolgano in modalità a distanza, “salvo sussistenza di motivate ragioni”. Ciò significa ad esempio che non sarà per ora possibile tenere le sedute di consiglio comunale appunto nell’aula consiliare, come accaduto anche in occasione del recente insediamento del nuovo consiglio comunale di Mandello?

“Credo che ci muoveremo con riunioni a distanza sia per le commissioni sia per il consiglio comunale. Una situazione difficile anche e soprattutto per i nuovi consiglieri. Le scelte, però, saranno prese con i capigruppo nei prossimi giorni”.

Chiudiamo, sindaco, con una nota più leggera. Domenica scorsa a Varese lei ha gareggiato ai campionati italiani di canottaggio con Marcello Nicoletti e ha portato una medaglia di bronzo alla “Moto Guzzi”. Quali sensazioni e quali emozioni le regala ancora lo sport del remo, che come noto le è valso in carriera anche un titolo di campione del mondo Junior nel 2003 in Grecia?

“Tanta fatica, ma anche tanto piacere! Per vicissitudini personali sono rimasto lontano dal canottaggio per molti anni. Non avevo più piacere di remare, di fare fatica. Poi, nel 2016, ho superato emotivamente questa cosa e sono tornato pian piano a frequentare la nostra Canottieri. Non mi pento delle scelte del passato che mi hanno portato dove sono ora, ma forse se avessi avuto qualche anno fa la voglia che ho adesso…”.”.” hgghgfhfhfgh fglkdfgdfkgfkògf

Nessun commento:

Posta un commento