23 ottobre 2020

“Earth Viaggi” fa il bis. Dopo l’Oscar dei Webby Awards, due nomination ai Lovie Awards

Il responsabile Bruno Gaddi: “La nostra affermazione sullo scenario della comunicazione globale è il miglior riconoscimento al nostro impegno più che trentennale nel raccontare luoghi, culture e popoli”

Bruno Gaddi

 

“Earth Viaggi” di Lecco è un esempio del Paese che non teme la competizione internazionale perché negli scenari globali ha imparato a muoversi da protagonista. I Webby Awards di New York e Lovie Awards di Londra sono premi promossi dalla prestigiosa International Academy of digital arts and sciences, di cui hanno fatto parte personaggi celebri quali Francis Ford Coppola, David Bowie, Martha Stewart e Matt Groening.

I Webby Awords laureano i migliori siti web mondiali, mentre il Lovie Awards la comunicazione digitale e le eccellenze europee nel campo del digital design.

Earth Viaggi” ha ricevuto entrambi questi riconoscimenti: lo scorso marzo è stata premiata all’Oscar dei Webby Awards di New York e ora ha fatto il bis con due nomination nel Lovie Awards di Londra.

Il brillante posizionamento del tour operator lecchese segna il successo dell’Italia nelle categorie “Miglior sito europeo di turismo” e “Migliore comunicazione social nel settore del turismo”.

Erano oltre mille i progetti provenienti da tutta Europa che gli esperti di comunicazione della giuria dei Lovie Awards si sono trovati a valutare. Nella rosa ristrettissima dei candidati finali al premio “Earth Viaggi” si è attestata in ben due categorie. Ora vi è grande attesa per la proclamazione dei vincitori, che avverrà a metà novembre.

Ogni sito è candidato a due distinti riconoscimenti: il premio della giuria e il “The people’s lovie awards”, il premio del pubblico.

Il tour operator di cui è amministratore delegato il mandellese Bruno Gaddi si è trovato a gareggiare con autorevoli competitor del settore tra cui il German national tourist board, l’Ente nazionale del turismo svizzero e la BBC.

“La nostra azienda - commenta Gaddi - ha la sfida nel proprio Dna. Siamo nati dall’entusiasmo di alcuni esploratori e questo spirito lo abbiamo trasferito non soltanto nelle proposte di viaggi, come ci è stato riconosciuto, ma anche nella comunicazione che proponiamo sul sito e sui social. Siamo lieti e orgogliosi che il nostro messaggio sia stato tanto autorevolmente recepito. Ne trarremo l’impulso a guardare a orizzonti ancora più lontani. L’entusiasmo ci ha sempre accompagnato e spronato e mai come in questi tempi difficili si sta rivelando una virtù essenziale”.

“La nostra affermazione sullo scenario della comunicazione globale - prosegue  Bruno Gaddi - è il miglior riconoscimento al nostro impegno più che trentennale nel raccontare luoghi, culture e popoli. Sul nostro sito ci siamo sforzati non di vendere turismo ma di far sentire il sapore della lontananza, il fascino dell’esotico, il valore delle diversità. E lo abbiamo fatto con oltre seimila contenuti, tra video, testi e foto, che sono nati dalla nostra consolidata esperienza del mondo e della Terra. Comunicare l’entusiasmo della scoperta, perché è su questo che si fonda l’esperienza del viaggio”.

“Creare conoscenza e emozioni, continuare a far viaggiare (con gli occhi della mente) in un momento in cui non si può uscire dai confini, far divertire il pubblico - aggiunge - Il tutto condito da un pizzico di cultura e ironia”.

Questa, insomma, la filosofia della comunicazione social di “Earth Viaggi”, che da normale pagina facebook di un tour operator si è trasformata in un luogo di intrattenimento dove i followers trovano curiosità sui luoghi più belli del mondo, condividono le loro emozioni, vengono stimolati attraverso post divertenti e pieni di richiami e citazioni.

In questa visione i quadri di Magritte si trasformano in indovinelli, le opere di Andy Warhol vengono rivisitate in chiave ironica per creare cover di compilation su Spotify dedicate alle destinazioni più belle del mondo. E in questo gioco fatto di richiami alla cultura “pop-olare” le parole di Homer Simpson diventano citazioni che trasformano le cime dell’Himalaya in una soffice crema sulle ciambelle.

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