30 ottobre 2020

Il centro diurno di Mandello c’è. “Non possiamo incontrarci, ma aspettiamo le vostre telefonate”

Le animatrici agli anziani: “Quelle ricevute in questi ultimi mesi ci hanno fatto molto piacere”. In distribuzione il nuovo numero del giornalino

Enrico Bonfanti, 95 anni il prossimo 15 novembre.


(C.Bott.) Non appena era scattata la prima fase dell’emergenza sanitaria, il centro diurno comunale “Giorgio e Irene Falck” di Mandello era stato tra le prime strutture a chiudere i battenti, anche in considerazione della fascia di età degli utenti. Erano stati in ogni caso mantenuti i contatti con gli assidui frequentatori della struttura stessa attraverso telefonate e colloqui per far loro un po’ di compagnia e ascoltare esigenze e necessità.

Non potendo poi fare nulla né online né di tecnologico, era stata concretizzata l’idea di realizzare un libretto cartaceo che racchiudesse varie attività da svolgere. Marina e Elisa, animatrici del centro, l’avevano preparato e la pubblicazione era poi stata recapitata a una quarantina di assidui frequentatori della struttura di via Manzoni, che con il libretto - intitolato “Buongiorno dal centro diurno” - si erano visti consegnare anche una scatola di pennarelli.

“E’ un periodo difficile ma superabile - avevano scritto le due animatrici nella pagina introduttiva del giornalino - e abbiamo deciso di farci sentire nell’unica maniera ad oggi possibile, per cercare di tenerci uniti nonostante l’impossibilità a frequentare il centro”.

Nel libretto vi erano vari passatempi, notizie curiose dal mondo, indovinelli, cruciverba, figure da ritagliare, colorare e incollare, oltre a una serie di informazioni utili. Era stato inoltre proposto un concorso a premi: preparare uno scritto, una poesia, una filastrocca o un disegno per raccontare sensazioni e stati d’animo di quel periodo così particolare.



Ora si è arrivati al sesto appuntamento… cartaceo, annunciato da un messaggio delle animatrici. “Purtroppo non è possibile, visto il peggioramento della situazione sanitaria - scrivono in premessa - incontrarci nemmeno a piccoli gruppi, per cui non abbiamo ancora nessuna alternativa alle telefonate e al giornalino”.

Poi spazio al breve quanto significativo racconto di Enrico Bonfanti, 95 anni il prossimo 15 novembre, vincitore del concorso a premi proposto come detto in aprile con il primo numero del giornalino.

Bonfanti ricorda in particolare due date, il 25 aprile e il 1° maggio 1945, i festeggiamenti con la banda, di cui lui faceva parte, per le strade di Mandello per la fine del regime fascista. “L’Italia è a pezzi - scrive - bisogna ricominciare, non c’è più nulla e, dal nulla, oggi invece c’è di tutto e di più, ma il 1° maggio 2020 sono in casa perché c’è il virus, non si sa dove”.

“Ora faccio una riflessione - aggiunge Enrico Bonfanti - Abbiamo una marea di scienziati che sanno tutto e di tutti, una marea di futuristi che ti prevedono ogni cosa che verrà tra un sacco di anni. Non hanno però previsto una cosa che non si vede e che in due mesi ha cambiato tutto il mondo, per quanto durerà e poi come sarà”.



Interessante, nelle pagine successive, l’idea di raccontare la storia delle bandiere italiana, della Città del Vaticano e di San Marino, così come quella di spiegare le modalità per creare una girandola tricolore. E molto bello e significativo lo spazio dedicato all’illustrazione delle bandiere tibetane, sinonimo di preghiere la cui forza si narra possa essere trasportata dal vento in tutta l’area che le circonda.

“Sono disposte a gruppi di cinque colori - si legge - e ciascun colore rappresentata uno dei cinque elementi di spazio, aria, fuoco, acqua e terra”.

Quindi un gioco e un altro passatempo: indovinare la capitale e colorare la bandiera di quella stessa nazione. Poi una pagina dedicata alle bandiere nautiche e al codice internazionale dei segnali e, a fine giornalino, anche una ricetta: nello specifico, quella della torta morbida di pere.

Marina e Elisa ricordano altresì che è possibile contattare il centro diurno tutti i mercoledì mattina, dalle 9.30 alle 11.30, al numero 0341-700.417 “per una chiacchierata, suggerimenti o altro ancora”. E sottolineano: "Ci hanno fatto molto piacere le telefonate ricevute sino ad  ora".

1 commento:

  1. Bellissima iniziativa. Brave, bravissime le animatrici. gli anziani vanno protetti sempre. In una situazione cosi grave sono i primi a risentirne.

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