10 ottobre 2020

“Santa Giovanna Antida”, un melograno in dono a Mandello per “celebrare” il dopo-lockdown

La pianta è stata messa a dimora questa mattina in via Fratelli Pini dagli alunni della primaria dell'istituto scolastico con l’auspicio di “un futuro sereno per tutti”



di Claudio Bottagisi

Una pianta di melograno messa a dimora nell’area verde adiacente il parcheggio di via Fratelli Pini, nelle immediate vicinanze della casetta dell’acqua. Un dono simbolico dell’Istituto Santa Giovanna Antida alla cittadinanza mandellese per celebrare la riapertura delle scuole dopo il lockdown seguito alla pandemia di Covid-19. Un gesto civico e al tempo stesso di amicizia, per dirla con le parole usate da suor Giovanna Morstabilini introducendo la cerimonia di questa mattina.

“Bambini e insegnanti ci hanno messo l’anima”, ha detto la dirigente scolastica prima di lasciare la parola a Doriana Pachera, alla sua prima uscita pubblica in veste di assessore comunale all’Istruzione. “Inizio il mio mandato in mezzo ai bambini - ha premesso l’ex docente - e devo dire che mi mancano tanto”. “Piantare un albero è vita - ha aggiunto - e significa molto, soprattutto vuol dire avere fiducia nel futuro”.

Già, avere fiducia. E di questi tempi, con il virus che pare non accennare ancora ad allentare la presa, è più che mai importante per tutti ritrovare speranza e, appunto, fiducia. Quella stessa che gli alunni delle cinque classi della primaria della “Santa Giovanna Antida” hanno voluto trasmettere preparando la cerimonia di messa a dimora del melograno con una serie di elaborati sulle varie simbologie che si accompagnano proprio al frutto della melagrana, sinonimo di abbondanza, prosperità e fertilità ma non solo, anche di bellezza, preziosità e magìa (stando alla descrizione di vari poeti, tra i quali Federico Garcìa Lorca), oltre che di fratellanza e di impegno nel compiere buone azioni.


 

Del melograno si parla anche nei testi sacri di ebrei, cristiani e musulmani, nell’Antico testamento come nel Corano, e così questa mattina sono stati gli stessi alunni a dare lettura di una serie di brani tratti appunto dalle sacre scritture.

In precedenza Adriana Lafranconi, consulente pedagogico-didattica dell’Istituto Santa Giovanna Antida, già insegnante elementare e dirigente scolastica, aveva spiegato come dietro la scelta di mettere a dimora la pianta di melograno vi fosse l’esigenza - avvertita da alunni, genitori e docenti - di non rimanere confinati nelle varie regole e normative imposte dal coronavirus ma di andare oltre, “riprendendosi anche parte di quegli spazi che il Covid ha tolto a tutti noi e tornando a guardare con ottimismo al domani”.


 

“Un auspicio - aveva aggiunto - che ci piace condividere con la popolazione, nella consapevolezza che quello di questa mattina rappresenta anche un vero e proprio evento di educazione civica”.

Prima di dare spazio alle voci dei bambini e appunto alla piantumazione del melograno gli alunni dell’istituto mandellese hanno intonato il canto Mettici la scuola, riscrittura del brano Mettici la salsa proposto all’ultima edizione dello Zecchino d’oro e composto da tre lecchesi.

 

Poi la messa a dimora della pianta, con suor Giovanna a scoprire la targa collocata su una pietra posizionata appena davanti al melograno, e la distribuzione a tutti i presenti - da parte degli alunni - di un biglietto da loro stessi disegnato con l’auspicio di “un futuro sereno per tutti”.

Nel servizio fotografico di Claudio Bottagisi, immagini della cerimonia di questa mattina in via Fratelli Pini a Mandello.

Suor Giovanna Morstabilini, Adriana Lafranconi e l'assessore Doriana Pachera.



















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