30 novembre 2020

Il dottor Missaglia: “Affrontiamo questa emergenza non senza il timore di essere contagiati”

Il nutrizionista mandellese: “Ho incontrato il virologo Pregliasco e gli ho spiegato come noi, che facciamo i medici sul territorio, ci dobbiamo organizzare per visitare i pazienti e aiutarli”

Il dottor Marco Missaglia, mandellese.


(C.Bott.) Quest’anno, come noto, i medici del “team” di Mandello di medicina generale con ambulatorio in paese hanno deciso, d’intesa con l’amministrazione comunale, di vaccinare contro l’influenza i loro pazienti ultrasessantacinquenni in sicurezza, suddividendoli in scaglioni in base all’iniziale del cognome e con una affluenza in sala civica che rispetti le regole del distanziamento.

“Vaccinarsi contro l’influenza, soprattutto quando si è raggiunta o superata una certa età e in presenza di patologie cronico-degenerative, è importante - tiene a sottolineare il dottor Marco Missaglia - in particolare quest’anno in tempo di Covid-19, considerato che  la sintomatologia può presentarsi con le stesse caratteristiche cliniche”.

Nei giorni scorsi Missaglia è stato ospite sia al Tg3 sia nello spazio dedicato alla "Parola all’esperto" nella trasmissione “Ogni mattina” in onda su TV8 per parlare di Covid-19 e di come si possano potenziare le difese immunitarie.

Proprio negli studi di Sky, dove ogni settimana è ospite fisso come esperto nutrizionista, il medico mandellese  ha incontrato il professor Fabrizio Pregliasco, noto virologo dell’Università di Milano, direttore sanitario dell’IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi. “Mi ha fatto piacere ritrovare Pregliasco, che ho conosciuto nei miei anni di Università - afferma Missaglia - Con lui ho potuto confrontarmi e spiegare come noi, che facciamo i medici sul territorio, ci dobbiamo organizzare per visitare i pazienti, per aiutarli e per gestire questa emergenza non senza il timore di ammalarci, come è accaduto e come sta ancora capitando a tanti colleghi”.

Il dottor Missaglia con il professor Fabrizio Pregliasco.


"Alcuni di loro purtroppo non ce l’hanno fatta - aggiunge - In questa seconda fase il tracciamento dei pazienti è indubbiamente più efficace rispetto a quanto avveniva a marzo, anche se ancora nei giorni scorsi gli ospedali erano sotto pressione. Noi medici di famiglia, dal canto nostro, cerchiamo laddove è possibile di curare il paziente stabilizzandolo presso il proprio domicilio, anche avvalendoci delle Usca, le Unità speciali di continuità assistenziale che svolgono attività domiciliari per i pazienti Covid-19".

"Confidiamo nella disponibilità al più presto del vaccino - conclude Missaglia - e intanto procediamo con le vaccinazioni antinfluenzali. Abbiamo iniziato come detto con i pazienti più fragili e con gli allettati con più patologie, per i quali avevamo ricevuto i primi vaccini. Ora si procede con la vaccinazione organizzata presso la sala civica e l’obiettivo è vaccinare almeno il 75 per cento degli ultrasessantacinquenni”.

Nessun commento:

Posta un commento