18 luglio 2022

L’addio di Mandello a Angelo Dotti. “Ora in Cielo starà allenando gli angeli e tutti quelli che ha amato”



(C.Bott.) Sulla bara un cuscino di fiori e la sua fotografia. Mandello Lario ha tributato oggi pomeriggio l’estremo saluto ad Angelo Dotti, per lunghi anni allenatore della Polisportiva, morto soltanto un mese e mezzo dopo sua figlia Virna, scomparsa improvvisamente il 1° giugno all’età di 52 anni.

“Si potrebbe parlare dei tanti giovani da lui educati allo sport - ha premesso padre Paolo Ancilotto introducendo la sua omelìa nella chiesa parrocchiale del Sacro Cuore - così come di Angelo marito, padre e nonno, ma non è questo il momento più indicato perché feriremmo ancora di più il nostro cuore. Questo infatti non è un semplice saluto, ma un accompagnare lui all’incontro con Dio”.

Si rifà al Vangelo di Giovanni proclamato poco prima e all’episodio della risurrezione di Lazzaro, il sacerdote. E torna sulla commozione e sulle lacrime di Gesù per la perdita del suo caro amico. “Il Signore si commuove anche oggi e sta piangendo con noi - dice - perché ci ama e allora non può non soffrire come noi e insieme a noi”.



Poi un altro aggancio con il passo di Vangelo in cui Gesù chiede di togliere la pietra posta contro il sepolcro. “Sì - afferma padre Paolo - oggi il Signore ci toglie la grossa pietra forse non del dolore ma certamente della disperazione e della nostra tentazione di non credere più nella vita. Non è retorica ma è la verità e noi dobbiamo essere certi che un giorno torneremo a incontrare Angelo”.

Quindi un riferimento alla carriera di allenatore di Dotti. E di uomo di sport. “La partita della vita la vince sempre il Signore - spiega - e la vince per noi. Angelo è vivo e continua a volerci bene e magari adesso in Cielo starà allenando gli angeli e tutti quelli che ha conosciuto e amato”.

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