20 luglio 2022

Mandello. E’ morta Daniela Panizza, classe 1959. L'ultimo suo atto d'amore, la donazione degli organi

Daniela Panizza


(C.Bott.) Una settimana fa il malore che l’aveva colpita nella sua casa in via al Bellano a Mandello Lario. La mobilitazione dei familiari, i soccorsi immediati e il tempestivo ricovero all’ospedale “Manzoni” di Lecco nulla hanno potuto. Intorno alle 18 di oggi Daniela Panizza, che proprio domani avrebbe compiuto 63 anni, ha perso la battaglia più difficile, quella per la vita.

L’ultimo suo atto d’amore sarà rappresentato dalla donazione degli organi. 

Di lei, a chi l’ha conosciuta e le ha voluto bene resta il ricordo di una persona solare e attiva su più fronti.

E' il 2016. Daniela Panizza alla partenza della Molina-rifugio Elisa.

 

Sposata con Franco Lafranconi, era madre di Matteo, che il giorno di Ferragosto del 1980 era venuto ad allietare la famiglia. Dieci anni fa, poi, sua nuora Barbara aveva dato alla luce Tommy, con il quale Daniela - come del resto lo stesso Franco - aveva ben presto stabilito un rapporto di affettuosa complicità.

Lei lo adorava, quel nipotino. Di più, stravedeva per lui e ripetuti erano i pensieri e le immagini postati con lui (e per lui) sulla sua pagina Facebook, specie in occasione di ogni ricorrenza.

Una donna attiva, si è detto, sempre pronta a impegnarsi nel mondo dell’associazionismo. Con la sorella gemella Gianna, tra loro legatissime, molti la ricordano in prima fila in particolare nell’organizzazione della “Molina-rifugio Elisa” e di altre corse in montagna. Poi le feste e le iniziative messe in campo dal Gruppo amici di Luzzeno, anche in quel caso con Gianna a sua volta impegnata con altrettanto impegno e analoga dedizione.

Daniela Panizza, a destra, con la sorella gemella Gianna alla cerimonia di premiazione di un'edizione della "Molina-rifugio Elisa" di corsa in montagna.


Di recente aveva vissuto da vicino e con intensa partecipazione emotiva il dramma proprio della sorella gemella, il cui marito Pinuccio Poletti era venuto a mancare dopo lunghe quanto angoscianti settimane di ricovero in ospedale. Il 23 giugno, data della sua morte, Daniela aveva scritto: “Sicuramente anche lassù non starai mai con le mani in mano. Ciao, Uccio”.

Di lei molti ricordano il suo impegno in Polisportiva, dove per anni aveva svolto mansioni e incarichi di segreteria e dove aveva stabilito un rapporto oltremodo cordiale con tutti i ragazzi soliti frequentare il centro sportivo di Pramagno.

Soltanto un paio di mesi fa, ripensando proprio a quegli anni, Daniela Panizza aveva postato sempre su Facebook l’immagine di una scatola di biscotti accompagnandola con questa scritta: “Che ricordi! Li tenevo nel cassetto della scrivania in Polisportiva e i bimbi, finita l’ora di corso, venivano a prenderne uno... A volte due, tre o quattro e io facevo finta di non accorgermi”.

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