25 luglio 2022

Mandello e i suoi giardini pubblici. Servono idee chiare, lungimiranza e senso della comunità

In una foto degli anni Ottanta uno scorcio dei giardini pubblici di Mandello.


Siamo all’atto finale degli appunti di storia di Luciano Rossi riguardanti la zona a lago di Mandello Lario e in particolare i giardini pubblici. Ecco di seguito la nuova “puntata”.

Lo sappiamo, la storia non finisce mai. E neppure si interrompe. Quando arriva alla fine di una strada, ne cerca subito un’altra per andare avanti. E’ soltanto la nostra piccola storia che ha bisogno di un punto fermo e io lo metterei qui. Più oltre scivoleremmo a ridosso dei fatti e delle persone, dove lo sguardo si fa corto e l’errore di valutazione o il partito preso (dentro di noi c’è anche questo) sono in agguato.

Anche la Gera in realtà si è mossa benché a mio parere, dopo la definizione di porto, giardini, lido e la piena acquisizione della Poncia, non abbia più modificato alla radice il suo assetto e la funzione che è venuta assumendo per Mandello.

Mi limito a elencare, così come li ricordo, alcuni interventi delle ultime Amministrazioni pubbliche, guidate dai sindaci eletti direttamente dai cittadini dopo la legge del ’93: Giorgio Siani dallo stesso 1993, Riccardo Mariani dal 2005, Riccardo Fasoli dal 2015.

Un'altra immagine d'archivio dei giardini pubblici a lago.


Eccoli, in sintesi: copertura dell’area mercato-parcheggio-feste, realizzazione delle cucine, “casetta” della Pro loco, sistemazione del piccolo giardino tra via Manzoni e piazza Garibaldi con scritta floreale, ringhiera di legno in Poncia; rifacimento in ferro della ringhiera, “dune” e pista per skate, nuovo chiosco, pavimentazione del viale centrale dei giardini, marciapiedi con fioriere in piazza Garibaldi, sala polifunzionale al lido; trasformazione di piazza Garibaldi, concessione della riva dei giardini al gestore del chiosco e transennamento.

Sono tutti interventi rilevanti, anche se di peso differente. E sappiamo che ci sono opinioni diverse sull’opportunità di alcuni di questi e sulle loro modalità di esecuzione. Del resto è normale che sia così: scegliere non è mai facile, tanto più farlo a nome di tutti. Occorrono, come del resto nel giudicare, chiarezza di idee, lungimiranza, senso della comunità e forse almeno una porzione di spirito di pace (e bene).

Un saluto e una cartolina da Mandello Lario...


Ricordate quei padri e madri di famiglia del ’37 e la loro bella descrizione? “Corona Mandello, in riva al lago, un largo prato ombreggiato a fresco, recentemente sistemato a giardino, adibito a posto di riposo e svago dei cittadini, essendo contornato da panchette e intramezzato da viali ombrosi…”. Quello era il futuro. Il “largo prato” ne ha fatta di strada: sono i nostri splendidi giardini, ma già allora il cuore della Gera e la degna “corona” per Mandello.

Se poi torniamo indietro di un’altra quindicina d’anni e ripensiamo da dove sono nati, quel primo gentile e conteso giardinetto a lato del borgo, è passato un secolo o qualcosa di più. Vale sempre la proposta di festeggiarli, i nostri giardini (“non è da trascurare l’affettività che la popolazione porta a dette aree”, dissero allora), e magari di rinnovare la festa ogni anno, in primavera, presentandoli al meglio, per residenti e turisti. Io dico che ci verranno anche i “tifosi” della Guzzi…

Dai giardini è cominciata tutta la nostra ricerca e qui mi sembra opportuno fermarci, se possibile anche per riflettere. Ora è il nostro turno di metterci alla prova con il futuro. Si discute da sempre, senza trovare risposte condivise, se la storia abbia in sé un fine, o sia determinata da “necessità” o possa farci da maestra, o serva comunque a qualcosa, ma certo è che quello che avverrà lo conosce e a suo tempo ce lo racconterà.

Luciano Maria Rossi

I giardini pubblici e... il motoraduno.

 

2 commenti:

  1. Grazie davvero prof.Rossi. Aggiungerei un'altra citazione storica "Chi non studia la storia è condannato a ripeterne gli errori"

    RispondiElimina
  2. Il 2-3 settembre 1978, su richiesta del Moto Club Carlo Guzzi e del suo presidente Duilio Agostini, l'Amministrazione comunale concede i giardini per il campeggio libero ai motociclisti e gli spazi pubblici diventano un luogo di aggregazione tra guzzisti.

    RispondiElimina