20 agosto 2020

Don Tommaso Frigerio domenica 30 agosto a Somana per la festa di Sant’Abbondio

Il sacerdote mandellese presiederà la messa delle 10.30 in occasione della ricorrenza patronale, quest’anno per la prima volta senza la tradizionale raviolata

Don Tommaso Frigerio, sacerdote dal 2012.
 

(C.Bott.) Sarà don Tommaso Frigerio, classe 1976, sacerdote dal 2012 e dopo la sua ordinazione chiamato a svolgere il suo ministero nella diocesi di Bergamo, a presiedere domenica 30 agosto alle 10.30 la messa solenne della ricorrenza patronale di Sant’Abbondio a Somana di Mandello.

Fino al 2018 vicario parrocchiale, incaricato della pastorale giovanile presso la parrocchia di Chiuduno, alle porte della Valcalepio, due anni fa il vescovo di Bergamo monsignor Francesco Beschi aveva chiesto a don Tommaso di occuparsi della formazione dei seminaristi in qualità di vicerettore per il biennio teologico del seminario del capoluogo orobico.

“Per me, “somanello” - aveva avuto modo di dire nei mesi della pandemia don Tommaso, alle spalle anche una significativa esperienza con l’Operazione Mato Grosso che l’ha portato nel 2002 a vivere per sei mesi a San Salvador in Brasile e tra il 2005 e il 2007 a San Luis, in Perù - è stato motivo di orgoglio poter abitare e operare nella struttura che il vescovo Clemente Gaddi, nativo proprio di Somana, ha tanto desiderato e portato a compimento”.

 

Da sempre, del resto, la festa di Somana si lega al nome del vescovo Clemente. Non a caso ogni anno (era stato così anche nell’agosto 2019) in occasione della ricorrenza patronale era solito raggiungere la frazione mandellese monsignor Tarcisio Ferrari, originario di Castione della Presolana e a lungo al fianco di monsignor Gaddi, del quale fu segretario dal 1964 al 1977, scomparso improvvisamente lo scorso mese di marzo.

Quest’anno, peraltro, complici l’emergenza sanitaria e le restrizioni imposte dalle norme per il contenimento del contagio, per Somana quello di fine agosto 2020 sarà il primo Sant’Abbondio senza la tradizionale raviolata, che si teneva ininterrottamente dal 1986 e che costituiva uno degli appuntamenti più attesi della festa patronale. Annullati anche gli appuntamenti musicali che al campo sportivo facevano da contorno proprio alla raviolata.

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