27 settembre 2020

Un defibrillatore al rifugio nel nome e nel ricordo di Paolo “People” Villa

A promuovere la raccolta di fondi per acquistare l’apparecchio salvavita da collocare al “Griera” è la famiglia del mandellese stroncato da un malore lo scorso 7 agosto

Foto di gruppo per gli amici di Paolo Villa che ieri, giorno del compleanno di "People", hanno raggiunto il rifugio "Griera" sul Legnone.

 

(C.Bott.) “Ciao caro “People”, continueremo insieme, come sempre, fianco a fianco fino alla vittoria…”. Una frase sotto una suggestiva fotografia scattata al tramonto alla croce dello Zucco Sileggio. Così un amico aveva saluto Paolo Villa, classe 1968, stroncato a inizio agosto da un improvviso malore mentre si trovava al rifugio Griera, sul Legnone, a quota 1.700 metri.

Poi un messaggio indirizzato dai coscritti di “People” - l’appellativo con cui Paolo era conosciuto proprio gli amici - ai suoi familiari: “Le parole sono poca cosa in momenti come questo, ma il nostro cuore è con voi”. “Ci mancherai”, aggiungevano i suoi coetanei.

Altrettanto commosso il congedo tributato a Paolo dai suoi familiari. “Te ne sei andato così, a modo tuo - avevano scritto mamma Lena e papà Nino - senza lasciarci neanche il tempo di salutarti”. Quindi poche altre parole: “Attoniti e sgomenti, con tutti i tuoi cari e i tuoi amici custodiremo il tuo ricordo per sempre”.

Ieri, sabato 26 settembre, Paolo (che a Mandello viveva e lavorava) avrebbe compiuto 52 anni. Così i suoi amici hanno raggiunto il rifugio Griera per ricordarlo e augurargli idealmente “buon compleanno”. Con tanta commozione e un dolore ancora forte nei loro cuori ma altresì con allegria, come si conviene a ogni compleanno.

Paolo "People" Villa, scomparso lo scorso 7 agosto.


Un’occasione anche per ringraziare Serena, la rifugista del “Griera”, la prima a soccorrere Paolo quel maledetto 7 agosto e a cercare di rianimarlo. Ogni tentativo di salvarlo si era però purtroppo rivelato inutile.

Il nome e il ricordo di Villa continueranno tra l’altro a vivere anche attraverso una raccolta di fondi promossa dalla famiglia allo scopo di dotare il rifugio di un defibrillatore, apparecchio salvavita essenziale in caso di arresto cardiaco.

Tre, al riguardo, sono i punti di raccolta dei fondi destinati a questo scopo: il bar Kikera di via Volta, “Vane negozio” in piazza Matilde Carcano e “Country & natural home”, in via Cesare Battisti.

Nessun commento:

Posta un commento