L’arcivescovo di Milano ospite ieri all’agriturismo. Con lo chef varennese hanno cucinato Marida Anghileri, padrona di casa, e Ahmed Abouamoud
Lo chef Enrico Derflingher con monsignor Mario Delpini.
(C.Bott.) Il suo risotto “Regina Vittoria” (e non soltanto) l’ha fatto conoscere ovunque, in Italia e nel mondo. Di recente è stato rieletto presidente internazionale unico di Euro-Toques, l’associazione voluta 35 anni fa dal francese Paul Bocuse che riunisce nomi di eccellenza della cucina europea.
A inizio novembre, poi, lo chef varennese Enrico Derflingher (alla guida anche di Euro-Toques Italia) ha partecipato a Dubai al Summit mondiale dei cuochi italiani che si è tenuto in occasione dell’Expo 2020 allestita come noto fino a marzo 2022 negli Emirati Arabi Uniti.
Si è fatto cenno, dunque, al risotto Carnaroli “Regina Vittoria” che costituisce uno dei cavalli di battaglia di Derflingher. E da ieri a conoscerlo, avendo avuto la fortuna di gustarlo, è anche monsignor Mario Delpini, ospite al “Ronco” di Garlate, uno tra gli agriturismi di eccellenza del Lecchese, da quest’anno sulle Guide de L’Espresso con un punteggio molto alto.
| Marida Anghileri, Enrico Derflingher e Ahmed Abouamoud. |
Lo chef varennese ha infatti cucinato per l’arcivescovo di Milano. Il menù comprendeva, oltre appunto allo “storico” risotto di Derflingher, antipasti a base di pane alla castagna, lardo e miele di castagno, salumi del Ronco e giardiniera, uovo Ctb, crema di patate e pancetta croccante, costolette d’agnello, radicchio e patate arrosto, oltre al panettone.
Con Derflingher hanno cucinato Marida Anghileri, padrona di casa e socia di Euro-Toques, e Ahmed Abouamoud.
Monsignor Delpini era accompagnato da monsignor Maurizio Rolla, vicario episcopale di Lecco, e da un gruppo di sacerdoti della zona ritrovatisi in occasione della celebrazione della fraternità sacerdotale.
“E’ stato un convivio oltremodo gradevole - commenta Enrico Derflingher - e il pranzo ha reso il giusto onore a un agriturismo che lavora con i propri prodotti e li trasforma nel migliore dei modi grazie soprattutto all’impegno, alla determinazione e alla spiccata professionalità di Marida Anghileri”.
Una cucina, quella del “Ronco”, capace di coniugare tradizione e innovazione, con ingredienti genuini e a chilometro zero e con ricette uniche rispettose delle stagioni. E ieri, per monsignor Delpini, anche l’occasione per ammirare lo splendido panorama di cui si può godere dall’agriturismo garlatese, affacciato sul lago e sulle montagne.
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