04 agosto 2020

Mandello. “Andar per monti - Sentieri a fior di lago”, Comune e Cai “firmano” una nuova guida


(C.Bott.) Una nuova “guida” dedicata alle passeggiate e ai percorsi in montagna. Una pubblicazione il cui spirito è di fatto racchiuso nel titolo “Andar per monti - Sentieri a fior di lago”. L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra l’amministrazione comunale di Mandello e la locale sezione del Cai Grigne.

Date alle stampe in italiano e in inglese, le guide saranno distribuite gratuitamente presso il punto informazioni a lago, come noto gestito dalla Pro loco.

Le strutture ricettive potranno invece ritirare presso la biblioteca comunale in via Manzoni copie da omaggiare ai loro ospiti.

Nella guida, che si compone di 16 pagine, vengono proposti e descritti questi itinerari: Alpe di Era, Zucco Sileggio, santuario di Santa Maria, grotta dell’Acqua bianca, Zucco di Manavello, rifugio Elisa, rifugio Bietti-Buzzi, rifugio Rosalba, rifugio Brioschi, sentiero del viandante (da Abbadia Lariana a Lierna, da Lierna a Vezio, da Vezio a Dervio, da Dervio a Piantedo).

Piena soddisfazione per la pubblicazione della nuova guida viene espressa da Silvia Benzoni, assessore al Turismo: “Siamo davvero felici di questa collaborazione con il Cai Grigne di Mandello, che ringraziamo per averci consentito di realizzare questa pubblicazione che darà modo a turisti e villeggianti, oltre che ai mandellesi stessi, di esplorare il nostro territorio con maggiore consapevolezza e nuovi spunti”.

“Il turismo sarà sempre più cruciale per la nostra realtà - aggiunge - e fare in modo di valorizzare anche il lato monte, oltre al versante lago, è sempre più fondamentale”.

“Speriamo di aver dato il nostro piccolo contributo per promuovere il territorio e in special modo le Grigne - afferma dal canto suo Giancarlo Pomi, presidente del Cai Grigne - Per i sempre più numerosi appassionati di montagna c’è ancora tanto da scoprire. Siamo usciti da poche settimane da un periodo impegnativo e non poco stressante e sicuramente la montagna può aiutare a riprendere il ritmo e quel senso di libertà che si era inevitabilmente un po’ perso durante il lockdown. Il tutto, ovviamente, sempre in sicurezza”.

“La montagna - sottolinea sempre Pomi - va sempre rispettata e mai sottovalutata. Una buona dose di consapevolezza delle proprie capacità e un’attenta valutazione dei rischi sono, in proposito, un utile punto di partenza”.

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