12 maggio 2021

“Bresaole Del Zoppo”, la digitalizzazione è realtà e l’azienda investe sulla sostenibilità


 

Qualità garantita, tracciabilità, rispetto dei migliori standard produttivi a partire dalla materia prima e attenzione alla sostenibilità. Questo è ciò che il mercato e consumatori sempre più attenti e consapevoli chiedono oggi alle imprese del settore agroalimentare. Una domanda che “Bresaole Del Zoppo” di Buglio in Monte, in provincia di Sondrio, è in grado di soddisfare, posizionandosi in un mercato dove la qualità dei prodotti e del servizio offerto sono condizioni imprescindibili, grazie a importanti investimenti avviati nel 2013 e progressivamente implementati per essere portati a completamento nel 2020.

Produttore dal 1892 della bresaola della Valtellina Igp e di specialità (con proposte che vanno dai pezzi interi ai tranci fino alle vaschette, vendute con marchio proprio o destinate alle principali private label della grande distribuzione organizzata italiana ed europea) “Bresaole Del Zoppo” anche in un anno difficile e condizionato dalla pandemia, oltre che da un aumento sensibile dei prezzi della materia prima manifestatosi già a fine 2019, investe sul futuro e guarda a nuovi progetti.

In vista ci sono la rivisitazione del logo e la modernizzazione del packaging, che comporta anche una riduzione della plastica utilizzata, nella logica di una maggiore sostenibilità.

Franco Moro


“Nel 2011 abbiamo scelto di spingere su un’innovazione radicale dei nostri processi produttivi investendo sulla digitalizzazione e creando un centro di affettamento all’avanguardia - sottolinea il presidente della “Del Zoppo”, Franco Moro - Industria 4.0, che oggi è un punto cruciale nell’agenda del sistema manifatturiero, per noi è già realtà con un processo di fabbrica in cui la digitalizzazione tocca tutti i passaggi. Ed è anche grazie a ciò che la nostra capacità produttiva è così elevata, senza fare sconti alla qualità e alla sicurezza, aspetti che per noi sono fiori all’occhiello”.

“La qualità - prosegue Mario Moro, in azienda al fianco del padre Franco - nasce a partire dalla materia prima, attentamente selezionata dai migliori allevamenti e ovviamente tracciata e certificata e viene esaltata dai nostri metodi di produzione, dalle nostre ricette che affondano le radici nella tradizione e che, in alcuni casi, vengono declinate anche in chiave moderna”.

“Già da cinque anni - aggiunge - abbiamo inserito una linea di prodotti biologici e da sempre, per i clienti più esigenti, lavoriamo carni speciali, come ad esempio la Black Angus e la Wagyu. La sicurezza è garantita da un impianto produttivo innovativo completato da otto camere bianche, numero che ci rendere unici in Italia tra i produttori di bresaola, dotate di linee di affettamento moderne ed efficienti”.

Mario Moro


“Il processo di digitalizzazione e rivisitazione degli impianti, l’immissione sul mercato di nuovi prodotti e proposte e gli investimenti sulle linee biologiche - continua Mario Moro - fanno di “Bresaole Del Zoppo” un’azienda moderna e impegnata a rinnovarsi. Crediamo che questa nostra identità debba essere comunicata e riflettersi anche nel marchio, che stiamo rivisitando, e nel packaging. Su quest’ultimo, in particolare, attueremo i cambiamenti più importanti con una riduzione della plastica utilizzata per le vaschette in una percentuale che varia, a seconda dei casi, tra il 25 e il 30%, nella logica di una maggiore sostenibilità”.

Attualmente “Bresaole Del Zoppo” immette sul mercato oltre 30 milioni di vaschette di bresaola l’anno, grazie a una moderna unità produttiva che dispone di otto camere bianche a elevato standard tecnologico e di sicurezza alimentare. Un’intuizione che risale a dieci anni or sono, grazie alla quale l’azienda ha scelto di scommettere su un segmento che oggi si sta confermando in forte espansione.

La bresaola pre-affettata, a marchio proprio o delle principali private label italiane, costituisce il 60% della produzione totale di “Bresaole Del Zoppo” che, per il resto, è costituito dai prodotti destinati ai banchi taglio della GDO.

A fianco della produzione di bresaola della Valtellina Igp e della bresaola chiavennasca, fiore all’occhiello dell’azienda, vi sono anche proposte innovative, come ad esempio le vaschette di “antipasto valtellinese” e gli involtini che alla bresaola Del Zoppo affiancano un formaggio tipico valtellinese, o la “julienne di bresaola”.

“I nostri progetti per il futuro guardano allo sviluppo dell’azienda e alla sua crescita sapendo che il vero asset strategico sono i nostri collaboratori e le loro competenze - conclude Franco Moro - Il nostro investimento più importante sono e saranno sempre le persone ed è con questa consapevolezza che coltiviamo il rapporto con gli istituti di istruzione e formazione del territorio”.

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