13 maggio 2021

E' l'anno del centenario della Moto Guzzi, Genova dedica una statua a Giorgio Parodi

A realizzarla è stato Ettore Gambioli, lo scultore al quale si deve anche il monumento a Carlo Guzzi collocato a Mandello Lario. La cerimonia nel capoluogo ligure si terrà domani pomeriggio

Emanuele Vittorio Parodi in una foto che lo ritrae con il figlio Giorgio.


(C.Bott.) Emanuele Vittorio Parodi finanzia l’impresa attraverso un prestito di 2.000 lire al figlio Giorgio. Nasce così la “Società anonima Moto Guzzi", fondata il 15 marzo 1921 a Genova con stabilimento produttivo a Mandello Lario. E domani, venerdì 14 maggio, il capoluogo ligure inaugurerà la statua - realizzata nell’anno del centenario di fondazione della Casa dell’Aquila dallo scultore Ettore Gambioli - dedicata proprio a Giorgio Parodi, aviatore e imprenditore nato nel 1897 e morto nel 1955.

Pilota aeronautico, eroe di guerra e cofondatore dell’Aeroclub di Genova, fu una figura di riferimento nel panorama nazionale dell’aviazione. Partecipò da volontario alla prima guerra mondiale a bordo degli idrovolanti della Regia Marina e nel ‘35 partì per l’Africa orientale italiana, nelle file della Regia Aeronautica. Tra le due guerre diede impulso alle sue due grandi passioni: le motociclette e appunto il volo.

La statua che verrà inaugurata domani è collocata in via Mura delle Cappuccine nel quartiere residenziale di Carignano, dove si trovava lo studio notarile in cui nel marzo del ’21 fu sottoscritto come detto l’atto costitutivo dell’azienda motociclistica.

“Quando per un fortunato caso ho iniziato l’avventura che mi sta portando alle celebrazioni del centenario di fondazione della Moto Guzzi - ha scritto di recente la nipote di Giorgio Parodi, Elena Bagnasco, presidente dell’associazione che porta il nome del nonno - non immaginavo che mi sarei addentrata così tanto dentro l’anima e i valori di un nonno che non ho mai conosciuto di persona ma soltanto attraverso i racconti di mamma, spesso ancora offuscati dal dispiacere di una perdita precoce”.

“Figlio prediletto di Emanuele Vittorio - ha scritto sempre Elena Bagnasco - ereditò tutte queste caratteristiche unite a un carattere forte e carismatico, schivo da ogni esibizionismo e tenace realizzatore di opere, generoso e altruista, leale, colto e poliglotta, amante dell’arte e con una profonda fede. Giorgio Parodi fu cittadino esemplare, coraggioso pilota e grande imprenditore, un uomo tutto d’un pezzo, d’altri tempi. I pilastri su cui fondò la sua vita furono patria, lavoro, famiglia e Dio. Ebbe un profondo senso del dovere, amava la vita austera, non si sottraeva a quanto andava fatto, incurante del rischio da affrontare”.



E ancora: “Disattendendo le speranze paterne che lo volevano da subito a dirigere le attività della famiglia, allo scoppio della prima guerra mondiale falsificò i documenti, poiché ancora minorenne, e si arruolò a Venezia. Pur avendo l’istinto del cacciatore, in linea con il suo carattere discreto e lontano dai riflettori, scelse il nome di battaglia “Lattuga”, con cui ancora oggi viene ricordato. Fu proprio durante la guerra, a Venezia, che gli presentarono Carlo Guzzi, che divenne suo amico e motorista di aereo. Giorgio riconobbe subito la genialità di Carlo nella meccanica e sempre in guerra conobbe un altro pilota, Giovanni Ravelli. Da quell’amicizia nacque l’idea di una motocicletta nuova, innovativa”.

Quindi i primi passi verso la nascita della Guzzi. “La squadra prevedeva Carlo, meccanico progettista, Giorgio che si sarebbe occupato della parte imprenditoriale e Giovanni il collaudatore. Purtroppo l’amico Giovanni morì in un incidente di volo poco prima della presentazione del primo prototipo: la GP Guzzi-Parodi, esposta nel museo di Mandello Lario. In ricordo dell’amico pilota, Giorgio scelse l’aquila ad ali spiegate da apporre sui serbatoi, ancora oggi simbolo distintivo di tutti i piloti militari e civili. Furono sempre il carattere discreto e signorile, la sua grande generosità e onestà intellettuale che lo portarono a decidere di non chiamare GP le motociclette prodotte ma lasciando a Guzzi l’onore del marchio”.

La cerimonia di domani si terrà con inizio alle 15. Interverranno il vicesindaco di Genova, Massimo Nicolò, e il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, oltre a Elena Bagnasco e allo scultore Ettore Gambioli, al quale si deve anche il monumento a Carlo Guzzi situato in piazza Leonardo da Vinci a Mandello.

A scoprire la statua sarà la figlia di Giorgio Parodi, Marina Cais di Pierlas Parodi.

Durante la cerimonia è prevista un’esibizione delle Frecce tricolori, la pattuglia acrobatica nazionale dell’Aeronautica militare. Il sorvolo sarà visibile da tutti i quartieri del capoluogo ligure.

Inoltre sia la cerimonia sia il sorvolo saranno trasmesse in diretta Facebook sui canali social del Comune di Genova.

Nessun commento:

Posta un commento