30 maggio 2021

Lierna. Le panchine del giardino della Casa dell’anziano si “vestono” di arte


 

Da semplice arredo urbano ad arredo artistico. Le panchine del giardino della Casa dell’anziano “Pietro Buzzi” di Lierna diventano meravigliose “tele” a disposizione degli ospiti, dei loro familiari e dei visitatori in vista della tanto attesa riapertura e della imminente stagione estiva.

Spiega la coordinatrice, Emanuela Cariboni: “La panchina è da sempre luogo di ritrovo, nelle grandi città come nei piccoli paesi. E’ anche il simbolo di una socialità e di una convivialità forse perduta. Ma su una panchina può nascere di tutto: tante discussioni, qualche delusione, una semplice amicizia o l’amore di una vita”.

Così alla Casa dell’anziano ha preso vita un nuovo e innovativo progetto culturale non a caso denominato “Panchine d’artista”. Le panchine, ormai un po’ datate, sono state rimesse a nuovo alla luce di un approccio alla persona di rivalorizzazione culturale e sociale, che sta caratterizzando numerosi momenti della vita della dinamica struttura liernese.



Gli anziani, sotto la guida della coordinatrice, hanno “vestito” di colori le panchine per lanciare - con semplici disegni e con frasi - messaggi positivi rivolti all’esterno (tra questi ultimi “amor vincit omnia” e “la vie est belle”) e a favore della dimensione sociale.

Una panchina è stata dedicata all’amore (colorata di rosso), un’altra  alla vita (di azzurro) e una (color lilla) ai temi del rispetto, della solidarietà e della fiducia.

Nonostante il periodo di forzata chiusura si è insomma voluto lanciare il monito che tutto rifiorisce e proprio le panchine sono divenute il simbolo della resilienza che consente di superare le difficoltà adattandosi alle circostanze. 



E’ stata l’occasione per migliorare l’arredo e il decoro del giardino della casa - spiega sempre Emanuela Cariboni - lanciando un messaggio di speranza, con l’auspicio che nei giorni di festa i visitatori che verranno presso la struttura possano meglio usufruire sia dell’arredo sia di tutti i servizi che mettiamo a disposizione”.

“In definitiva - conclude la coordinatrice - si tratta di un segno di grande ospitalità e accoglienza. Questo progetto è l’idea per lanciare messaggi che sono significativi nella nostra epoca e per riflettere su queste tematiche che riguardano la nostra società”.




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