11 maggio 2021

Colico e l’abbandono incontrollato dei rifiuti, giro di vite della polizia locale

Il comandante Edoardo Di Cesare: “Non avremo né compassione né tolleranza per chi sfregia il territorio con comportamenti che evidenziano un’assoluta mancanza di senso civico” 


 

Nonostante l’attenta e costante attività di presidio del territorio e di vigilanza ambientale, attuata anche mediante l’utilizzo di sofisticate e avanzate tecnologie, il comando di polizia locale associato “Alto Lario” con la ripresa degli spostamenti e le parziali riaperture ha osservato un aggravarsi dell’intollerabile fenomeno dell’abbandono incontrollato di rifiuti, soprattutto nelle aree periferiche e boschive delle frazioni di Colico.

Lo stesso comando nei giorni scorsi aveva dunque deciso di attuare un’intensa azione repressiva ad alto impatto, con appostamenti assistiti da innovativi strumenti di vigilanza faunistica (infrarossi, rilevatori di movimenti).

In soli tre giorni sono state identificate e sanzionate una trentina di persone, la maggior parte dei quali residenti, intente a disfarsi di ogni tipo di rifiuto, ingombranti compresi.

Le sanzioni elevate vanno da un minimo di 100 a un massimo di 500 euro e, nei casi in cui l’abbandono abbia coinvolto ditte, gli episodi assumeranno una rilevanza penale e i responsabili saranno deferiti all’autorità giudiziaria.

“Sono in corso ulteriori indagini e accertamenti - spiega il comandante, Edoardo Di Cesare - ma è certo che il comando non avrà né compassione né tolleranza per chi sfregia il territorio con comportamenti che evidenziano un’assoluta mancanza di senso civico”.

“I modi per smaltire regolarmente i propri rifiuti ci sono e sono assolutamente accessibili - aggiunge - Neppure l’ignoranza delle norme e dei divieti potrà essere addotta come scusante. Del resto la legge non la ammette e in ogni caso risulta una ignoranza assolutamente evitabile viste le campagne preventive svolte dal nostro comando negli ultimi anni e la quantità di informazioni reperibili ovunque. Si ribadisce il messaggio dell’ultima campagna informativa, che mai come in questo caso risulta attuale: Differenzia(ti) conviene”.

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