14 maggio 2021

Mandello. Il sindaco Fasoli: “Non ci sarà nessuna cementificazione dei giardini pubblici”

“Le attività edilizie riguarderanno i camminamenti già esistenti che, come per il viale centrale, avranno una pavimentazione fruibile da tutti e di facile manutenzione



Nei giorni scorsi Luciano Rossi aveva indirizzato una lettera aperta al sindaco di Mandello, Riccardo Fasoli, nel merito del progetto di riqualificazione dei giardini pubblici a lago. Quella che segue è la risposta del primo cittadino:

Carissimo professore, come da lei affermato abbiamo già avuto modo di discutere della questione giardini. Innanzitutto mi preme negare l’idea per la quale si ritenga  che, con il progetto da noi predisposto, si cementifichino i giardini.

Le attività edilizie riguarderanno i camminamenti già esistenti che, come per il viale centrale, avranno una pavimentazione dura, fruibile da tutti e di facile manutenzione. Sarà realizzato un punto ristoro nelle vicinanze dell’attuale skate park. Il campo da beach volley e l’area fitness saranno realizzate nell’area già pavimentata e attualmente area skate.

La nuova zona per uno sport come lo skateboarding (che spero non si guardi con preconcetti datati: trattasi di sport divenuto olimpico e con tanti ragazzi che vi si cimentano, anche a Mandello) sarà realizzata in un’area oggi già occupata da altre strutture temporanee (quindi già sottratta all’utilizzo quale giardino).

Verrà ridato verde ai vialetti inutilizzati e creato un bel camminamento esterno che fungerà da passeggiata a lago.

Sulla fruizione piacerebbe anche a noi avere 12 mesi di primavera con un clima mite, la mancanza di bagnanti e di persone che scappano dalle zone metropolitane per trovare refrigerio giornaliero. Purtroppo non è cosi. Piacerebbe anche avere personale che si dedichi alla gestione (servirebbero diverse persone, soprattutto per il periodo estivo) ma assunzioni e spese del personale non sono libere, ahimè: la pubblica amministrazione deve sottostare a mille regole burocratiche che spesso limitano nell’attivare soluzioni ritenute migliori.

Non è un intervento di immagine, ma di funzionalizzazione dell’area, funzioni che non inseriamo per capriccio ma perché, se non gestite, vengono già autonomamente svolte dai fruitori dell’area.

Non esiste un’area simile alla nostra: un “giardino” aperto al pubblico gratuitamente, che affacci il lago, con aree demaniali balneabili, la spiaggia, un parcheggio comodo, monumenti storici (peraltro distribuiti un po’ qua un po’ là sotto le piante), una camminata a lago con gradini, fondi differenti e parti assenti, giochi per i bambini, l’accesso al Lido comunale che, nel periodo autunnale e invernale diventa terra di nessuno. Peraltro, a 40 minuti da Milano e dalla sua cintura urbanizzata di milioni di persone.

Il mondo cambia, in ogni sua espressione: o il cambiamento lo si subisce (limitandosi a ricordare tempi passati non più replicabili) o si prova a gestirlo, tramutandolo in opportunità.

Ogni persona che fruisce dell’area ha necessità diverse, che addirittura cambiano durante l’anno. Compito dell’Amministrazione è trovare una soluzione che consenta una fruizione corretta e regolata e che ai giardini dia vita tutto l’anno.

Sono sicuro che la soluzione individuata saprà dare risposta a molte delle richieste dei nostri concittadini, comprese le sue di poter fruire del verde dei nostri giardini, di passeggiare, di leggere un libro. Al contempo, saprà accogliere e gestire anche i non mandellesi.

Con sincera stima.

Riccardo Fasoli, sindaco di Mandello

2 commenti:

  1. Dopo ben due lettere del prof Rossi con la richiesta di un confronto democratico con i mandellesi sul problema giardini, il nostro Sindaco ha semplicemente elencato quello che vuole fare lui (come in altre occasioni) fregandosene del fatto che il primo dovere di un responsabile politico è quello di occuparsi della RES PUBBLICA, senza dimenticare l'art. 1 della Costituzione Italiana.
    Ciò detto mi unisco alla richiesta del professore e di tutti i mandellesi che non vogliono ulteriori scempi e inutili sprechi di denaro ergo,sollecito la convocazione di una serie di riunioni con i cittadini in ogni frazione del paese perché l'opera in oggetto modificherà un'area del paese e non può essere decisa politicamente ma democraticamente con l'assenso dei cittadini, art. 1 C.I.
    Fiorenzo. Gilardi

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    1. No, dai, non possiamo fare "una serie di riunioni" per decidere se cambiare tre cose nei giardini, io sono stufo della centralità che hanno nel dibattito, siamo sempre lì a litigare se spostare una pianta di qua o un muretto di là. E' un parco sul lungolago, non è che se sposti un chiosco lo rovini.

      Il sindaco ha elencato quello che vuole fare lui, che è quello che ha proposto in campagna elettorale e che quindi è stato votato per fare, dal mio punto di vista il processo democratico è a posto.

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