21 ottobre 2021

Abbadia Lariana consegna le borse di studio a Samuele, Ginevra e Matteo. “Orgogliosi di voi”

Roberto Azzoni: “Questi sono i momenti in cui è bello essere il vostro sindaco. Non vergognatevi di conoscere e di voler conoscere, non vergognatevi mai di sapere”



(C.Bott.) “Dopo una pausa di un anno, in cui questi riconoscimenti sono stati consegnati in una fredda modalità online, oggi torniamo a farlo in presenza. Non con la classica premiazione il primo giorno di scuola, con in sala civica tutti gli studenti della secondaria di primo grado, ma in maniera più intima e tuttavia più ufficiale, ossia all’inizio di una seduta di consiglio comunale. Questi sono i momenti in cui è bello essere il vostro sindaco e in cui posso dirvi, a nome dell’amministrazione comunale e di tutta la cittadinanza, che sono orgoglioso di voi”.

Così il sindaco di Abbadia Lariana, Roberto Azzoni, si è rivolto a tre suoi giovanissimi concittadini in occasione della consegna delle borse di studio avvenuta ieri sera in sala civica prima della seduta di consiglio comunale, presente la professoressa Luisa Zuccoli, dirigente scolastico dell'Istituto comprensivo statale "Alessandro Volta".

A ricevere la borsa di studio sono stati Samuele Colombo (10 e lode il voto finale), Ginevra Valsecchi (10) e Matteo Venini (10), che lo scorso anno scolastico hanno frequentato la classe terza della secondaria di primo grado, concludendo dunque il percorso di studi in paese e preparandosi al meglio per affrontare quello iniziato lo scorso mese di settembre alle Superiori.

A loro, il primo cittadino ha formulato un augurio e una raccomandazione, “più da fratello maggiore che non da sindaco”. “L’augurio - ha detto - è che questa giornata non sia un vostro punto di arrivo, un vostro traguardo per poi sedersi e vivere di rendita. Questo premio sia invece un punto di partenza, uno sprone verso la conoscenza. Sapere genera spirito critico e capacità di scelta e oggi di spirito critico ne abbiamo bisogno più che mai. Sia un punto di partenza per un impegno maggiore verso lo studio e verso il prossimo e per altri traguardi, scolastici e non, ricchi di soddisfazione per voi e di orgoglio per la nostra comunità”.

Quindi la raccomandazione: “Non vergognatevi di conoscere e di voler conoscere, non vergognatevi mai di sapere e magari di essere tacciati come “secchioni”. Lo diceva Catone, che forse qualcuno di voi incontrerà al Liceo: Non vergognarti di volere che ti sia insegnato ciò che non sai. Saper qualcosa è fonte di lode, mentre è una colpa non voler imparare nulla. Avete studiato, vi siete impegnati, avete fatto sacrifici e per questo siete stati premiati. E’ questo il modello virtuoso che dobbiamo cercare di sostenere nella società civile e vi auguro di incontrarlo sempre nella vita. E se qualche volta non dovesse essere così, lottate e non piegatevi al primo ostacolo. Approfondite, analizzate e con spirito critico ma sempre costruttivo fate sentire la vostra voce”.

Non è neppure mancato, nell’intervento di Roberto Azzoni, un riferimento ai difficili mesi dell’emergenza sanitaria. “Abbadia è orgogliosa anche di tutti i vostri compagni - ha detto il sindaco rivolgendosi ai tre destinatari delle borse di studio - e dei vostri docenti, che in questi ultimi due anni hanno dato una prova straordinaria di capacità e resilienza, superando la fase acuta della pandemia innovandosi nei metodi didattici e sulle modalità dell’andare a scuola”.

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