16 ottobre 2021

“Scuole come l’Istituto Santa Giovanna Antida seminano un gran bene, anche nelle famiglie”

Così il vescovo Dante Lafranconi alla celebrazione per il centenario della struttura mandellese. L’assessore regionale Alessandra Locatelli alle suore: “Voi siete un valore aggiunto e un nostro orgoglio”



di Claudio Bottagisi

“L’educazione riguarda ciascuno di noi, perché educare è un fatto sociale e attraverso la persona si costruisce una società giusta e solidale”. All’Istituto scolastico paritario “Santa Giovanna Antida” di Mandello Lario è il giorno dei festeggiamenti per il centenario di fondazione e suor Giovanna Morstabilini, superiora della Comunità e dirigente scolastico, evidenzia il senso e il significato della ricorrenza.

Introducendo sabato 16 ottobre la celebrazione eucaristica nel cortile dell’istituto, la religiosa si fa interprete del motto che anima e ispira ogni iniziativa proposta appunto nell’anno del centenario: “Un secolo, una comunità, una scuola con voi”.

All’altare monsignor Dante Lafranconi, vescovo emerito di Cremona, ex alunno proprio dell’Istituto “Santa Giovanna Antida”. Accanto a lui don Marco Nogara, don Gian Maria Comolli, don Vittorio Bianchi (a loro volta tutti e tre ex alunni della scuola paritaria mandellese), don Giuliano Zanotta e don Marco Malugani, oltre al diacono Davide Corti.

“Mi dà pace e gioia essere qui oggi a questa celebrazione - esordisce monsignor Lafranconi - soprattutto perché una scuola semina sempre un gran bene, anche nelle famiglie”.

Monsignor Dante Lafranconi


All’omelìa, una serie di ringraziamenti: il primo al Signore, poi alle suore dell’istituto. Ne cita alcune, il prelato di origini mandellesi, tra quelle legate agli anni della sua frequentazione scolastica. Tra le altre, suor Maria Nespoli e suor Anastasia Colombo. Poi si sofferma sull’obiettivo primario che ogni scuola è chiamata a perseguire: contribuire a formare persone capaci di libertà responsabile.

“La libertà - sottolinea a più riprese  il vescovo Dante - è un valore inestimabile e c'è chi è arrivato a dare la vita per difendere la propria libertà di coscienza”. “La scuola - aggiunge - deve aiutare ogni persona a formare la consapevolezza delle proprie scelte, pensando che poi ciascuno deve lasciarsi guidare dal bene”.

Suor Giovanna Morstabilini


Sì, è fondamentale il contributo della scuola. “Non a caso - dice don Dante - ci sono governi che hanno paura della cultura, se non riescono a dominarla”. “Ma scuole come questa - sottolinea il presule - hanno lo sguardo rivolto all’insegnamento di  Cristo e conducono chi le frequenta sulla strada della piena umanizzazione”.

Ricorda anche un dato di stretta attualità, il vescovo Lafranconi, ossia che nel 2020 vi sono stati ben tre suicidi al giorno tra le ragazze e i ragazzi di età compresa tra i 12 e i 19 anni. “E’ un dato impressionante - dice - ed è proprio la scuola a dover dare motivazioni di vita e fortezza interiore per far sì che ciascuno sappia affrontare anche le peripezie dell’esistenza”.

Quindi l’indirizzo di saluto di Emiliano Invernizzi, presidente del consiglio d’istituto, prima delle testimonianze delle autorità intervenute. “E’ importante e addirittura fondamentale - dice il sindaco di Mandello, Riccardo Fasoli, presente alla cerimonia con il primo cittadino di Lierna, Silvano Stefanoni - mantenere sul territorio servizi di qualità nell’ambito della scuola e in questo senso l’Istituto Santa Giovanna Antida fa fino in fondo la sua parte, così come determinante è il ruolo che sono chiamate a svolgere le famiglie”.

L'assessore regionale Alessandra Locatelli.


E’ poi Alessandra Locatelli, assessore regionale alla Famiglia, solidarietà sociale, disabilità e pari opportunità, a prendere la parola. “Sono orgogliosa di essere qui oggi a Mandello Lario - dice - perché so che le suore di questa comunità hanno portato avanti la loro missione con coraggio, determinazione e cuore”. “Siete un valore aggiunto - sottolinea l’assessore rivolgendosi direttamente alla religiose - e un nostro orgoglio”.

Di una scuola capace di esercitare la propria funzione “con lo stile della tenerezza e dell’amore che apparteneva a santa Giovanna Antida” parla suor Martina Baesso a nome del consiglio generale delle congregazione religiosa, così come significative sono le testimonianze dell’assessore comunale alla Cultura, Doriana Pachera (“questo istituto mi ha consentito di vivere in serenità l’esperienza di madre e di donna che lavora”), di don Vittorio Bianchi (“ho vissuto qui la mia fanciullezza… da disperato e se sono diventato prete lo devo anche a queste suore e in particolare a suor Annamaria Ratti”) e di suor Agnese Resente, fino a due anni fa Superiora e dirigente scolastico dell’istituto mandellese. “Insieme abbiamo portato avanti questa scuola - dice la religiosa - e partecipando a questa celebrazione il mio cuore si riempie di una gioia grandissima”.

Quindi il momento del congedo, con gli ultimi brani proposti dal coro femminile “Corollario” di Dervio diretto da Lina Morstabilini e le note del violino di Francesco Albarelli. E per l’Istituto scolastico paritario “Santa Giovanna Antida” il cammino continua.






























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