12 ottobre 2021

“Giornate FAI d’autunno”. Il 16 e 17 ottobre svelati gli scrigni culturali di Abbadia Lariana

Architetture industriali e religiose a ridosso del sentiero del viandante. In programma anche la visita alla chiesa mandellese di San Giorgio



 
Il borgo di Abbadia Lariana: questa la scelta della delegazione del Fondo Ambiente Italiano di Lecco per l’edizione 2021 delle “Giornate FAI d’autunno”. Le aperture, organizzate su due giornate, sono previste per sabato 16 e domenica 17 ottobre e consentiranno di conoscere e riscoprire alcuni scrigni di cultura e tradizione presenti in paese, favorendo un sempre maggior ritorno alla normalità anche nel mondo culturale.

Le due giornate si svolgeranno nel totale rispetto delle attuali normative di prevenzione del contagio, comportando un severo ma comprensibile rigore che è al tempo stesso una forma di rispetto per la sicurezza degli stessi partecipanti.

Per conoscere i beni che verranno aperti in questa occasione e prenotare un turno di visita è possibile visitare il sito Internet www.giornatefai.it. In particolare, la delegazione lecchese del FAI proporrà visite guidate al Civico museo setificio “Monti”, alle chiese di San Lorenzo e San Rocco e a quella di San Giorgio.

Tutti i visitatori potranno sostenere il FAI. E’ infatti suggerito un contributo (non obbligatorio) di 3 euro. La donazione online consentirà, a chi lo volesse, di prenotare la propria visita, assicurandosi l’ingresso nei luoghi aperti considerato che i posti saranno limitati.

Nei beni che verranno aperti sono infatti gruppi a numero chiuso che partiranno a orari prestabiliti (sarà obbligatorio presentarsi almeno 10 minuti prima e una volta iniziata la visita non sarà possibile aggregarsi).

In base alle disposizioni vigenti, l’accesso sarà possibile esclusivamente alle persone in possesso della certificazione verde Covid-19 (green pass).



IL CIVICO MUSEO SETIFICIO “MONTI”

Il Civico museo setificio “Monti” sorge nel centro abitato di Abbadia Lariana, a cavallo di una roggia che fin da tempi antichi muoveva mulini e opifici. La struttura si presenta integra ed è un esempio più unico che raro, soprattutto nel territorio di Lecco e circondario tuttora menomato da una sistematica opera speculativa di devastazione urbana, di recupero e tutela fattiva di un bene di assoluta rilevanza collettiva.

Il complesso, proprietà comunale dal 1978, comprende una filanda (ristrutturata e sede del plesso scolastico) e un vasto filatoio costruiti accanto a un’antica roggia derivata dal torrente Zerbo. L’originaria folla da panni fu trasformata nel primo Ottocento dalla famiglia dei setaioli Monti in vasto complesso per la lavorazione della seta.

Il filatoio ha conservato come detto integra la sua struttura, persino negli accessori e nei serramenti. Nelle sale sono esposti oggetti e installazioni che raccontano la storia del complesso e il vivace mondo della lavorazione della seta. Caso unico in Europa, il museo conserva l’originario filatoio circolare in legno tuttora funzionante.



Negli ultimi mesi la struttura è stata “riscoperta” e animata con numerose iniziative il cui successo di pubblico rende ragione dell’interesse collettivo del bene.

Durante le “Giornate FAI di autunno” sarà visitale l’intero filatoio, dove verrà azionato l’antico torcitoio restituendo così l’atmosfera e il “rumore” di un opificio industriale serico di metà Ottocento.

Punto di ritrovo sarà il Civico museo setificio e in particolare il cortile d’ingresso, a cui si accede direttamente da via Nazionale.

SAN LORENZO E SAN ROCCO, DUE CHIESE PER UN PAESE

La chiesa parrocchiale di San Lorenzo sorge nella zona a lago di Abbadia Lariana, in posizione panoramica. L’oratorio di San Rocco si trova invece nella parte alta del borgo antico, a sua volta in una posizione suggestiva.

La chiesa di San Lorenzo in origine era annessa al convento dei padri Serviti di Abbadia. Dopo la soppressione dell’Ordine, fu assegnata nel 1788 alla parrocchia per farne la propria chiesa principale. Al suo interno un grande altare in legno intagliato secentesco, proveniente dalla vecchia Parrocchiale non più esistente, e due grandi tele nella navata. La facciata della chiesa si deve all’ingegner Giovanni Maria Stoppani, nipote dell’abate e geologo Antonio.



L’Oratorio di San Rocco sorge nella parte sommitale del vecchio borgo di Abbadia. Si presenta nelle fattezze architettoniche risalenti all’Ottocento. Silenzioso e suggestivo, se ne potrà visitare il semplice interno.

Il punto di ritrovo sarà il piazzale antistante la chiesa di San Lorenzo.

SAN GIORGIO, UNA CHIESA “DANTESCA”

La chiesa di San Giorgio sorge poco sopra l’abitato di Mandello Lario ma ricade sotto la parrocchia di Abbadia Lariana. E’ raggiungibile da Abbadia mediante il sentiero del viandante, che offre bellissimi scorci panoramici.

La chiesa si presente nella struttura risalente alla ricostruzione quattrocentesca. All’interno conserva pressoché intatto un raro apparato decorativo databile a più riprese ascrivibili al secondo Quattrocento.


 

Oltre alle solite crocifissioni e agli immancabili angeli e santi, ciò che colpisce è la grandiosa raffigurazione “dantesca” dei vizi capitali e dei contrappassi infernali, con il suggestivo “albero della dannazione” su cui sono infilzati bestemmiatori, scomunicati di tutte le categorie sociali, dai pescatori ai duchi. Un’immagine imperdibile, soprattutto in occasione delle celebrazioni dantesche.

Il punto di ritrovo sarà direttamente alla chiesa di San Giorgio. Si consiglia un abbigliamento comodo per una camminata di una ventina di minuti partendo dal centro di Abbadia Lariana, in una cornice naturale tra lago e montagna.

Nessun commento:

Posta un commento