03 settembre 2020

Accogliente, sostenibile, bella e aperta. “Casa comune”: “Con noi Mandello diventerà così”

Al teatro “Fabrizio De André” la presentazione del candidato sindaco Sergio Balatti, della lista e del programma elettorale

I candidati di "Casa comune" ieri sera al "De André" di Mandello.

di Claudio Bottagisi

Accogliente, sostenibile, bella e aperta. Dev’essere o, per meglio dire, dovrà essere così la Mandello del futuro secondo “Casa comune”, che ieri sera ha presentato al teatro comunale “Fabrizio De André” candidati e programma in vista del voto amministrativo del 20 e 21 settembre.

“La nostra è una storia iniziata più di vent’anni fa - ha premesso Grazia Scurria, capogruppo consiliare uscente, introducendo la serata - e da allora per noi fare politica ha significato occuparsi delle persone e delle loro esigenze. Siamo stati la prima lista civica costituita nell’ambito del centrosinistra e vogliamo continuare sulla strada dell’attenzione nei confronti dei diritti di tutti”.

Poi il primo riferimento al candidato sindaco della lista, Sergio Balatti. “E’ coraggioso, modesto nell’accezione positiva del termine e si occupa tanto degli altri, specie delle fasce più deboli”, ha detto, per aggiungere subito dopo: “I tre requisiti per un buon sindaco sono l’intelligenza, la generosità e l’entusiasmo, tre caratteristiche che gli appartengono”.

“Spero vada tutto bene”, ha detto dal canto suo Balatti, che ha parlato di “una bella squadra”. “Siamo tutti pronti a metterci in gioco - ha affermato - e possiamo farlo consapevoli di poter proporre un bel programma elettorale”.

Grazia Scurria, capogruppo consiliare uscente, con il candidato sindaco Sergio Balatti.

 

Eccolo, allora, il programma di “Casa comune per Mandello democratica”. A illustrarlo, punto per punto, sono stati i candidati della lista (unici assenti erano ieri sera Andrea Gilardoni e Pierino Moneta) a iniziare da Andrea Piva, il quale ha da subito evidenziato l’esigenza di creare un vero e proprio polo dell’infanzia, immaginando spazi a misura di bambino, capaci al tempo stesso di agevolare la vita delle famiglie e di andare incontro alle esigenze dei genitori.

Raul Cassinelli ha invece annunciato il proposito di istituire una “cittadella della sicurezza” negli spazi della ex area Sapio, dove concentrare la nuova caserma dei carabinieri, il comando di Polizia locale (“l’attuale collocazione è semplicemente indecorosa”), il gruppo comunale di Protezione civile e il servizio antincendio boschivo, che oggi dispone soltanto di un piccolo magazzino.

Vi è poi l’annoso problema del Lido e dei giardini pubblici. “Questi ultimi sono pressoché abbandonati - è stato detto - perciò serve un intervento radicale e coraggioso. Il Lido dev’essere aperto tutto l’anno, con una piscina coperta a vasca corta e un servizio di ristorazione fruibile anche nei mesi invernali. Occorre inoltre accorpare agli spazi attuali del Lido l’area della Poncia, da collegare con un nuovo ponticello. Quello esistente, invece, andrebbe allargato, così da favorire il passaggio dei mezzi di soccorso e di quelli di servizio”.

 

E i giardini? “Vanno riportati alla condizione che compete loro - ha affermato Cassinelli - con spazi ordinati e possibilmente fioriti e delimitando opportunamente le aree verdi. E’ indispensabile altresì un costante servizio di manutenzione e controllo e occorre rendere più decorosa la zona che accoglie il monumento ai caduti”.

Per piazza Mercato Susanna Barindelli si è soffermata sulla copertura totale della piazza stessa, sul rifacimento del palco e sulla posa di pannelli fonoassorbenti.

Paola Todde ha parlato dell’istituzione della consulta del volontariato dedicata a tutte le associazioni che volessero farne parte, Guido Lanfranconi dell’importanza di dotare scuole e uffici pubblici di distributori gratuiti di acqua, Catia Tentori dell’esigenza di ridurre negli edifici pubblici, a partire da quelli scolastici, l’energia prodotta da fonti fossili, Caterina Cereghini della proposta di un concorso di idee per valorizzare esteticamente piazza Leonardo da Vinci e renderla più funzionale e Dario Lafranconi della riqualificazione delle spiagge mandellesi, “oggi pressoché abbandonate a se stesse”.


 

Il capitolo rifiuti e raccolta differenziata è stato affrontato da Franco Corti, a giudizio del quale il servizio “può e deve essere migliorato”. “Il traguardo da porsi è il raggiungimento del 90 per cento della raccolta differenziata - ha detto - e non è un obiettivo impossibile pensando che vi sono comuni italiani che l’hanno raggiunto già nel 2018. Il centro di raccolta alla “Carletta”, poi, dovrebbe rimanere aperto tutti i giorni e si dovrebbe arrivare a far pagare la  tassa sui rifiuti in proporzione alla quantità di indifferenziata prodotta, con incentivi per il compostaggio”.

Mariarosa Bartesaghi ha auspicato un servizio navetta dalle frazioni verso il centro paese e viceversa (gratuito o comunque a un costo molto basso) per favorire in particolare le fasce più deboli della popolazione. A proposito di frazioni, Maurizio Gilardi ha sollecitato più attenzioni nei confronti proprio delle periferie, mentre Gloria Valassi ha evidenziato il calo demografico riscontrato anche a Mandello, ricordando come servano “più servizi e incentivi per le giovani coppie che scelgono di vivere nel nostro paese”.

Sull’importanza di riproporre il progetto dell’unione dei tre comuni di Mandello, Abbadia Lariana e Lierna si è soffermato Giuseppe “Pino” Valsecchi e Valentina Conca ha lamentato la mancanza di adeguati spazi di aggregazione e integrazione per i giovani e immaginato spazi di coworking (modello di lavoro adottato per lo più da liberi professionisti che usufruiscono di spazi condivisi in cui disporre di postazioni autonome ma al tempo stesso con la possibilità di interagire con altre persone) e di studio.


 

In relazione al controllo della qualità dell’aria e delle acque “Casa comune” propone un’indagine strumentale che individui le cause dei problemi e dell’inquinamento, per poi pensare ai metodi per porvi rimedio. Infine il capitolo Moto Guzzi, con lo schieramento di centrosinistra intenzionato a rilanciare con la Casa motociclistica il progetto del nuovo museo.

Accogliente, sostenibile, bella e aperta. La sfida di “Casa comune” per Mandello è lanciata.













Nessun commento:

Posta un commento