03 ottobre 2021

Il nuovo ideale inchino di Genova alla Moto Guzzi, “un’autentica eccellenza italiana”

Elena Bagnasco: “La testimonianza della passione di mio nonno Giorgio Parodi, quella del suo amico pilota Giovanni Ravelli e del suo ingegnoso motorista Carlo Guzzi sono ancora vive tra noi”



Un’intensa giornata all’insegna dell’Aquila per la gioia e la soddisfazione dei tanti fedelissimi del glorioso marchio che festeggia in questo 2021 i suoi primi 100 anni di vita.

Grazie alla disponibilità di “Farmotor”, concessionario ufficiale, che ha inaugurato la propria nuova prestigiosa sede in corso Europa a Genova, tanti motociclisti hanno potuto provare gli ultimi modelli in produzione, messi a disposizione dalla casa madre per un’occasione davvero unica.

Ad accogliere gli ospiti non potevano mancare le “regine” della storia motociclistica italiana. Erano infatti in esposizione alcuni veri gioielli tra cui una Sport 15 del 1931, un Airone del 1955 e una Le Mans del 1981.

Un saluto è giunto anche dalle istituzioni, con la presenza dell’assessore ai Grandi eventi Paola Bordilli e dell’assessore al Turismo del Comune di Genova, Laura Gaggero.

“Con grande piacere alcuni mesi fa abbiamo ospitato a Palazzo Tursi le celebrazioni del centenario della Moto Guzzi, azienda storica e marchio di fama internazionale che unisce appassionati di tutto il mondo - ha commentato Paola Bordilli - e oggi salutiamo questa nuova associazione motociclistica che rende omaggio a un’azienda che rappresenta un’eccellenza italiana”.



“Genova è una delle città italiane con il maggior numero di moto e scooter per densità di popolazione - ha affermato dal canto suo Laura Gaggero - una vera e propria capitale delle due ruote. L’associazione motociclistica che nasce oggi potrà essere il volàno per attrarre turisti e guzzisti provenienti da tutto il mondo. Genova, con il suo clima mite e i suoi percorsi panoramici, sul litorale e outdoor, si presta del resto magnificamente al turismo sulle due ruote”.

“Siamo lieti di constatare che gli sforzi fatti, la costanza e la serietà  nel lavoro hanno portato a ottenere risultati inaspettati in un periodo particolarmente difficile come quello che stiamo attraversando - ha dichiarato Riccardo Agosta, titolare di “Farmotor” - Credere e investire in un progetto, puntare sulla ripartenza con lungimiranza e attenzione sono caratteristiche della tipica operosità genovese che negli anni è sempre stata punto di forza della nostra città”.

Compiacimento è stato espresso anche da Andrea Pesce, presidente dell’Associazione Moto Guzzi Genova, a cui è stato dedicato un brindisi per la sua ufficializzazione. “Questo è un giorno importante per noi - ha rimarcato - e la nascita di una realtà motociclistica genovese e guzzista testimonia quanto orgoglio e quanta voglia di fare ci siano tra noi liguri. Nonostante il periodo non facile siamo andati avanti e non ci fermeremo”.



Non sono poi mancate le sorprese, con l’anteprima assoluta dell’attesissimo brano Tutti pazzi per la Moto Guzzi scritto da Danilo Luce, che si appresta a diventare un vero e proprio inno per i “guzzisti”.

“Una storia così bella e così piena di emozioni non poteva non avere una colonna sonora - spiega il cantautore abruzzese - Io l’ho scritta di getto, ce l’ho messa tutta. Ho avuto il piacere e la soddisfazione di farla ascoltare a Elena Bagnasco, la quale ha accolto con entusiasmo il progetto musicale”.

“E’ motivo di grande gioia, per me, vedere così tanto sincero affetto per un marchio che ha spento ben cento candeline - dichiara proprio la nipote di Giorgio Parodi, presidente dell’associazione che porta il nome del cofondatore della Guzzi -  Quell’aquila voluta da mio nonno ha percorso le strade di tutto il mondo, ha fieramente superato periodi molto difficili e questo grazie all’amore di tutto il popolo guzzista che ha continuato a credere in quel sogno nato a Venezia durante la prima guerra mondiale.

“Non potevo avere eredità più bella da mio nonno - aggiunge - perché la testimonianza della sua passione, quella del suo amico pilota Giovanni Ravelli e del suo ingegnoso motorista Carlo Guzzi sono ancora vive tra noi”.

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