12 gennaio 2022

Mandello, la pandemia "frena" le presenze al centro diurno. L’assessore: “La socializzazione ne risente”

Guido Zucchi: “Alla ripresa delle attività dopo il periodo di chiusura gli operatori hanno riscontrato un sensibile peggioramento nelle autonomie relazionali e mnemoniche degli abituali frequentatori”



(C.Bott.) “Nell’ultima settimana di apertura del centro diurno “Giorgio e Irene Falck” si è evidenziata una diminuzione del numero delle persone che abitualmente lo frequentano. Solitamente sono una quindicina su un limite massimo consentito di 20 e ciò conferma che i nostri anziani preferiscono ancora rimanere in casa alla luce della situazione che stiamo vivendo. Guardando alla sicurezza e alla tutela della salute questo è certamente positivo, non altrettanto in relazione alla qualità della vita e alla socializzazione”.

A lanciare una sorta di grido d’allarme è l’assessore ai Servizi sociali del Comune di Mandello Lario, Guido Zucchi, il quale rileva altresì che alla ripresa delle attività dopo il forzato periodo di chiusura “gli operatori hanno purtroppo riscontrato un sensibile peggioramento nelle autonomie relazionali e mnemoniche dei frequentatori del Centro”.

Favorire l’attività sociale è del resto l’obiettivo prioritario della struttura di via Manzoni e in questo senso un ruolo determinante lo svolgono le operatrici socio-assistenziali che durante il periodo più critico della pandemia hanno tenuto i contatti con gli abituali frequentatori del centro diurno attraverso telefonate e con un apposito giornalino pubblicato mensilmente in cui venivano riportati giochi, passatempi, notizie e una serie di informazioni utili.



Fondamentale è anche l’apporto del Gruppo volontari assistenza agli anziani, che ad esempio fin dal 2018 si è mobilitato proponendo una serie di iniziative rivolte ai soggetti con problemi di demenza e alle loro famiglie, organizzando tra l’altro una serie di incontri che, coniugando azioni volte a stimolare e rafforzare l’attenzione e la memoria in un contesto di socializzazione e dialogo, aveva consentito di svolgere attività pratiche, con il coordinamento di una psicologa.

Confidando dunque in tempi migliori, il centro diurno comunale rimane in ogni caso aperto e l’accesso consentito con green pass rafforzato e mascherina Ffp2 indossata regolarmente.

“Il locale è regolarmente sanificato - spiega sempre l’assessore Zucchi - con un fotocatalizzatore a base di triossido di tungsteno testato appositamente contro il Covid dai laboratori dell'ospedale “San Raffaele” di Milano, innocuo per l’uomo e la cui principale proprietà riguarda l’uccisione dei batteri e dei virus presenti nell’aria”.

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