24 gennaio 2022

Varenna. Il virus “ferma” un’altra tradizione, annullato il corteo della “giubiera”



(C.Bott.) La scure della pandemia e della situazione sanitaria che stiamo vivendo si abbatte anche sulla “giubiera”, che avrebbe dovuto tenersi a Varenna giovedì prossimo 27 gennaio.

L’Associazione culturale “Luigi Scanagatta”, solita ormai da anni rinnovare questa tradizione dell’ultimo giovedì di gennaio (l’appuntamento era “saltato” nel 2021 sempre a causa del Covid), ha infatti deciso di annullare anche per il 2022 la manifestazione.

Niente corteo per le contrade del borgo varennese, dunque, e nessun ritrovo presso la sede in Contrada dell’arco, dove l’associazione avrebbe offerto dolci e vin brulé.

“Chi, solo soletto, vorrà girare per il paese con barattoli o vecchie latte potrà farlo - fanno sapere i responsabili della “Scanagatta” - ma rigorosamente indossando la mascherina ed evitando qualsiasi assembramento”.

Si presume che la tradizione della “giubiera” risalga al periodo romano. Forse anche le antiche feste sementine del calendario latino, che ricorrevano sul finir di gennaio, hanno avuto una loro parte nella genesi di questa tradizione che mescola il culto di Giove (da qui la celebrazione di giovedì) con le feste delle sementi. Infatti Giove era venerato anche come protettore dell’agricoltura.

La tradizione nei nostri territori risale quindi ai tempi remoti delle colonizzazioni etrusche e romane. Qualcosa insomma come due millenni addietro, in cui si celebrava questo rito pagano con lo scopo di propiziare una buona primavera per avere raccolti abbondanti.

La fine della stagione fredda e l’avvicinarsi del momento della rinascita primaverile erano accolti con giubilo. Da qui il termine “giubiera”. In seguito il rito si trasformò in una festa rumorosa per scacciare l’inverno. Anticamente si trascinavano le catene dei camini, sporche di fuliggine, per le contrade del paese fino alla loro totale pulizia.

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