19 gennaio 2022

Un caso di positività. Chiude a Mandello Lario la scuola dell’infanzia di via Monastero

Il provvedimento verrà con ogni probabilità confermato nelle prossime ore. Due sezioni su tre in quarantena all’asilo di Molina



(C.Bott.) Un caso di positività al Covid-19 chiude a Mandello Lario l’asilo di via Monastero. Il provvedimento verrà confermato nelle prossime ore ma in considerazione del fatto che la struttura ha un’unica sezione diventa difficile non ipotizzare la temporanea chiusura della stessa.

“Trattandosi di una scuola dell’infanzia, dunque di una struttura frequentata da bambini non vaccinati per ragioni di età - conferma il sindaco, Riccardo Fasoli - nel momento in cui vi è un positivo all’interno della “bolla” tutti devono sottostare alla quarantena”.

Anche alla materna di Molina la situazione si presenta piuttosto delicata. “Lì le sezioni “in quarantena” sono due - spiega sempre il primo cittadino - ma poiché la scuola dell’infanzia “Carlo Carcano” ha tre sezioni una rimane fortunatamente attiva”.

“Tenere aperte le scuole è un rischio inevitabile sia a livello locale sia nazionale - afferma ancora Fasoli - ma la didattica in presenza è un tentativo che occorre fare fino all’ultimo, come evidenziato a più riprese dallo stesso governo nazionale, per scongiurare ulteriori difficoltà alle famiglie”.

Tornando alla scuola dell’infanzia di via Monastero va detto che l’ATS Brianza ha già inviato alle famiglie degli alunni una comunicazione in cui si specifica che è stato rilevato un caso di positività al SARS-CoV-2 relativo a quel gruppo scolastico.

“In attesa delle opportune valutazioni - vi si legge - l’attività didattica in presenza è sospesa per l’intera classe. Si raccomanda in via precauzionale l’adozione di misure igienico-sanitarie al fine di ridurre il rischio di contagio come l’utilizzo della mascherina e il lavaggio frequente della mani e di limitare il più possibile i contatti sociali”.

La scuola dell’infanzia di via Monastero è in attività fin dal 1884, anno in cui venne fondata per volere di Luigia Mainetti, all’epoca proprietaria del secentesco palazzo in cui si trova oggi l’asilo. Attraverso un lascito legatario e dimostrando sensibilità e attenzione verso i più piccoli, donò lo stabile a condizione appunto che fosse destinato ad accogliere una scuola dell’infanzia.

Sul finire degli anni Novanta l’edificio è stato completamente ristrutturato, mantenendo intatta l’originale architettura del fabbricato, con ambienti ampi e luminosi, aggiungendo tocchi di colore che rendono l’ambiente a misura di bambino.

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