Il kitesurfing lancia Monica Gilardoni. La mandellese, 28 anni, è vicecampionessa di Spagna

“Sono troppo felice per questo risultato e non ce l’avrei mai fatta senza l’appoggio e il sostegno della mia famiglia e degli sponsor”

Monica Gilardoni, 28 anni.

(C.Bott.) Aveva “scoperto” il kitesurfing qualche anno fa dopo aver lasciato l’Italia e il Lario destinazione la Spagna. A Tarifa, in  Andalusia, dove è istruttrice di kate e dove si allena nei mesi primaverili e estivi, si era subito avvicinata a questa disciplina velica nata sul finire degli anni Novanta come variante al surf e tra lei e appunto il kitesurfing era stato amore a prima vista.

Lo scorso anno Monica Gilardoni, 28 anni, mandellese, aveva preso parte, unica atleta italiana in gara, al campionato del mondo di kitesurf GKA 2020 disputato a Capo Verde e conquistato un bellissimo quarto posto, piazzamento tanto più prestigioso considerato che per lei si trattava della prima partecipazione a una competizione a livello internazionale.

Ora Monica - che per alcuni anni ha abitato anche ad Abbadia Lariana, che dall’inizio del 2020 è iscritta alla Lega navale di Mandello e che ora è in Portogallo in attesa di volare a Città del Capo, in Sudafrica - ha centrato un meraviglioso secondo posto alla Spain kiteboarding League 2021, vero e proprio campionato spagnolo che l’ha vista scendere in acqua nella categoria “Strapless freestyle” e la cui ultima tappa si è svolta dal 1° al 3 ottobre proprio a Tarifa, non a caso conosciuta come “la città del vento”.

“Sono troppo felice per questo risultato - afferma Monica - e devo ammettere che non ce l’avrei mai fatta senza l’appoggio e il sostegno della mia famiglia e dei miei sponsor Naish kiteboarding, Naish kiteboarding Spain, Rideengine Spain e B3 Watersports, sempre al mio fianco”.

“In Spagna e altrove il livello femminile sta crescendo molto - aggiunge - mentre in Italia la strada da percorrere è ancora lunga. Basti dire che non ci sono gare appunto femminili a livello di nazionale Strapless. Il mio auspicio è pertanto che anche nel nostro Paese questa disciplina possa presto essere coniugata anche al femminile”.