13 maggio 2023

Felice Vanelli, una vita per l’arte. Domani alle 11 a Somana la presentazione del libro che lo racconta

Fu allievo a Milano del professor Giuseppe Valerio Egger, che affrescò la lunetta sopra l’ingresso dell’oratorio della frazione mandellese, da lui frequentata abitualmente

25 agosto 1968, a Somana si inaugura l'oratorio. Da sinistra Giulio Benzoni, titolare dell'impresa edile che lo costruì, Luigi "Fraten" Gaddi, il falegname di Molina che realizzò i serramenti, il progettista geometra Aristide Tagliaferri, già sindaco di Mandello Lario, il vescovo di Bergamo monsignor Clemente Gaddi, originario della frazione mandellese, don Fiorenzo Gaggia (che fu vicario a Mandello Sacro Cuore), il parroco don Giuliano Meroni e il professor Giuseppe Valerio Egger.

(C.Bott.) Si intitola Felice Vanelli - Una vita per l’arte. Ne è autore Pasqualino Borella e racchiude dipinti, affreschi e sculture dell’artista originario di Lodi nato nel 1936 e scomparso nel 2016. Il libro verrà presentato domani, domenica 14 maggio, a Somana. L’appuntamento, incluso tra gli eventi del Festival della letteratura in svolgimento in queste settimane a Mandello Lario, è per le ore 11 in Oratorio.
A raccontare e far conoscere ai presenti l’artista Vanelli sarà lo stesso Borella, che si avvarrà dell’apporto di video e immagini.
Storico e fotografo lodigiano, Pasqualino Borella ha seguito per oltre quarant’anni il percorso artistico di Felice Vanelli. Ha  redatto e illustrato libri sulla storia di Lodi, presentando la città e facendo risaltare le molteplici sfumature e le bellezze paesaggistiche del suo tessuto storico-urbanistico.
Il legame di Vanelli con la terra lariana e in particolare proprio con la frazione mandellese ha un nome, quello del professor Giuseppe Valerio Egger, che insegnò alla Scuola d’affresco al Castello Sforzesco di Milano frequentata proprio da Vanelli nella prima metà degli anni Sessanta.

L'affresco sopra la porta d'ingresso dell'oratorio di Somana.
 
Originario di San Gallo, nella Confederazione elvetica, Valerio Egger morì a Milano nel 1988 all’età di 92 anni. Era solito frequentare Somana, per lui ideale luogo di quiete e di fascino, oltre che di ispirazione.
Vanelli fu tra i suoi allievi prediletti. Artista completo, si distingueva tanto nella pittura come nella scultura e anche negli anni successivi alla frequentazione della scuola al Castello Sforzesco il professor Giuseppe Valerio Egger intrattenne con lui rapporti epistolari, spronandolo ad affinare la tecnica dell’affresco.
In più occasioni fece visita a Lodi alla famiglia Vanelli, della quale ammirava e apprezzava le modeste origini e la serenità ma anche i grandi ideali artistici che ne erano scaturiti.

Pasqualino Borella, curatore del libro dedicato a Felice Vanelli.
 
Si è detto del legame di Valerio Egger con Somana. Fu lui a realizzare il bell’affresco della lunetta che sovrasta l’ingresso dell’oratorio della frazione mandellese e che raffigura la Vergine con il Bambino Gesù. Sullo sfondo si scorgono la chiesa di Somana e le montagne sovrastanti Mandello, in particolare lo Zucco di Sileggio.
L’artista intervenne tra l’altro alla cerimonia inaugurale dell’oratorio, avvenuta il 25 agosto 1968 alla presenza del vescovo di Bergamo monsignor Clemente Gaddi, nativo di Somana, e naturalmente dell’allora parroco don Giuliano Meroni, alla guida della parrocchia di Sant’Abbondio dalla fine degli anni Cinquanta alla prima metà degli anni Settanta.

Nessun commento:

Posta un commento