29 maggio 2023

Mandello Lario, è festa per gli alpini ultranovantenni. “Un esempio di coraggio, siamo orgogliosi di voi”

Il capogruppo Claudio Bianchi: “Avete speso gli anni più pieni della vostra vita in un periodo di grande fermento e anche il vostro impegno è stato un tassello che ha contribuito a costruire il nostro benessere”

 
(C.Bott.) “Siamo qui per celebrare una festa importante, dedicata a voi e alle vostre avventure da alpini, nella vita, nella famiglia e nel lavoro. Portate con orgoglio il nostro cappello simbolo di una tradizione antica e di un impegno indistruttibile”. Così Claudio Bianchi ha dato ieri il benvenuto agli alpini ultranovantenni in occasione del pranzo organizzato in sede in loro onore.
Un momento conviviale significativo, anche perché ha dato modo al capogruppo delle penne nere di Mandello Lario di sottolineare ancora una volta che “la lealtà, la solidarietà e la fedeltà sono i valori fondamentali che rappresentano il motore che spinge gli alpini ad agire con determinazione e a non lasciare indietro nessuno”.

 
“Gli alpini si proteggono l’un l’altro come una famiglia - ha detto - sempre pronti a dare tutto per il bene comune. Questo è quello che abbiamo imparato nel periodo di servizio. Questi valori non ci hanno mai abbandonato e in voi vediamo l’esempio più alto di questo impegno”.
Rivolgendosi ai soci ultranovantenni (ad avere tagliato quel traguardo sono Tullio Colombo, Nello Scenini, Giampiero Invernizzi, Fiorenzo Alippi, Gigi De Pellegrin, Ezio Penati, Mario Zucchi e Lazzaro Poletti) Bianchi ha affermato: “Siete un esempio vivente di resilienza, coraggio e spirito indomito. Ogni passo che avete fatto è un simbolo di determinazione e passione che ha ispirato le generazioni successive. Siamo perciò orgogliosi di poter festeggiare con voi i vostri splendidi novant’anni e oltre”.

 
Quindi un accenno alla solidarietà (“è un altro pilastro della filosofia alpina”), alla generosità e all’impegno delle penne nere nella promozione del bene sociale. E un riferimento alla perseveranza, l’anima degli alpini. “La montagna è un simbolo della loro tenacia e determinazione nel superare gli ostacoli più difficili - ha specificato - perché gli alpini non si arrendono mai, nemmeno di fronte alle avversità più grandi, ma si rialzano ogni volta con ancora più forza e determinazione”.
Poi un altro pensiero per i festeggiati: “Avete speso gli anni più pieni della vostra vita in un periodo di grande fermento, c’era l’Italia da ricostruire dopo i disastri della guerra e anche il vostro impegno è stato un tassello che ha contribuito a costruire il nostro benessere. Ricordatevi sempre che siete amati, apprezzati e rispettati da tutti noi del Gruppo alpini di Mandello”.
 



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