27 maggio 2023

Crespi d’Adda, dal cotonificio al villaggio operaio. Bellano oggi incontra la scrittrice Alessandra Selmi

Alle 18.30 nella sala del cinema presenterà il libro “Al di qua del fiume”. L’appuntamento è incluso nella rassegna “Il bello dell’orrido”

La scrittrice Alessandra Selmi (foto @Yuma Martellanz).
 
La rassegna  “Il bello dell’orrido” prosegue oggi, sabato 27 maggio, con Alessandra Selmi, autrice di Al di qua del fiume (Casa Editrice Nord), romanzo di notevole successo (attualmente è alla sesta edizione) con basi storiche in cui vengono ricostruite le vicende del villaggio operaio di Crespi d’Adda, patrimonio mondiale dell’Unesco, nato al tramonto dell’Ottocento grazie all’ambizioso progetto della famiglia Crespi, sulle sponde del fiume Adda. L’appuntamento (ingresso libero) è per le 18.30 al cinema di Bellano.
Alessandra Selmi, scrittrice e cofondatrice dell’agenzia editoriale Lorem Ipsum, ha ricostruito, romanzandola, la storia di Cristoforo Crespi, imprenditore illuminato appartenente a una famiglia figlio di tintori, tengitt in dialetto lombardo, che tra l’Adda e il Brembo nel 1878 edifica una fabbrica per la lavorazione del cotone, costruendovi tutto intorno una cittadella per alloggiare gli operai.
Negli anni si amplierà, fino a includere una chiesa, un ospedale, una scuola, un teatro, un campo sportivo e un cimitero. Una storia corale che abbraccia quella del fondatore del cotonificio e quella delle numerose famiglie che hanno visto la creazione del villaggio operaio e che per prime hanno abitato questo nuovo mondo autosufficiente, al di qua del fiume, dove nascere, vivere e morire senza aver mai bisogno di uscire dai suoi confini.
Nel romanzo le vicende storiche dei Crespi si intrecciano a quelle delle famiglie degli operai: un susseguirsi narrativo di amicizie, amori, rancori, gelosie, speranze e ambizioni e, sullo sfondo, il sogno della famiglia Crespi e una Lombardia che, tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del ventesimo secolo, abbandona lentamente la tradizione contadina per trasformarsi in uno dei “motori produttivi” d’Italia.

 
Il tema della “rigenerazione urbana” è strettamente connesso al tempo presente di Bellano, dove è in corso la riconversione dell’ex cotonificio Cantoni, un edificio industriale dismesso che occupa un’importante area nel centro del paese. Questo enorme spazio per decenni è stato luogo di lavoro per i bellanesi e per il territorio limitrofo: il progetto di recupero darà vita a un centro museale a cura del Centro studi “Getullio Alviani”.
La rassegna “Il bello dell’orrido”, curata da Armando Besio, è promossa dal Comune di Bellano e dall’Associazione “ArchiViVitali” con “Manzoni22”. E’ nata nel 2019 sulla suggestione data dalla gola, scavata dal fiume Pioverna, che rappresenta a Bellano un’attrazione naturale, l’orrido, che ha festeggiato nel 2022 l’ingresso di 230.000 visitatori.

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