10 febbraio 2022

E’ il Giorno del ricordo. “Lecco, città generosa e solidale che ha saputo accogliere gli esuli”

Così il sindaco, Mauro Gattinoni, nel suo intervento pronunciato durante la cerimonia odierna in Riva Martiri delle foibe



Cerimonia nel Giorno del ricordo, oggi a Lecco, presenti tra gli altri il sindaco della città, Mauro Gattinoni, il prefetto Castrese De Rosa e Alessandra Hofmann, presidente della Provincia.

Nel suo intervento il sindaco ha innanzitutto ricordato che “in questa giornata nostro compito è quello di fare memoria di una drammatica pagina della nostra storia, per troppo tempo dimenticata, costata la vita a molti italiani d’Istria, Dalmazia e Venezia Giulia, perseguitati, costretti alla fuga o puniti con l’atroce morte nelle foibe”.



“Si tratta di una commemorazione certamente dolorosa - ha sottolineato Gattinoni - che Lecco rammenta con la dedicata “Riva Martiri delle foibe” e con momenti di approfondimento, testimonianza e conoscenza in occasione del 10 febbraio di ogni anno, unitamente a varie iniziative culturali”.

Il sindaco ha aggiunto: “Come ha ribadito il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nell’ultimo discorso in occasione del Giorno del ricordo, le sofferenze patite non possono essere negate. Il futuro è affidato alla capacità di evitare che il dolore si trasformi in risentimento e questo in odio, tale da impedire alle nuove generazioni di ricostruire una convivenza fatta di rispetto reciproco e di collaborazione”.



Quindi un sentito ringraziamento a quelle realtà che promuovono occasioni di conoscenza, d’incontro e di dialogo soprattutto tra le nuove generazioni dopo aver lottato per anni per far conoscere quanto accaduto e riconoscere la “dignità della memoria” a chi non c’è più e alle loro famiglie.

“Il passato non si cancella - ha concluso Mauro Gattinoni - e noi, pertanto, siamo tutti rivestiti di una grande responsabilità, quella di ricordare. Ma il ricordare ha senso soltanto se facciamo tesoro degli insegnamenti che ne derivano, in particolare guardando all’attualità che s’impone davanti ai nostri occhi fatta di popolazioni vessate, di persone costrette alla fuga, di bambini bloccati ai confini della nostra Europa. Lecco è stata ed è una città generosa e solidale che ha saputo accogliere gli esuli: accanto al ricordo, vi è quel senso di fraternità che è nostro dovere mantenere vivo e mettere in pratica ogni giorno”.


 

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