24 febbraio 2022

Mandello Lario. Addio, Valter Leonardi. “Una bella persona, sincera e buona”

La moglie Rosaria: “Mi ha fatto sentire una regina”. Le figlie Patrizia e Elisa: “Ci ha insegnato l’onestà e amarlo non è stato difficile”

Valter Leonardi in una tenera foto che lo ritrae con sua moglie Rosaria.


(C.Bott.) L’immagine più tenera e più bella è quella della sua adorata moglie Rosaria Cima, sposata nel 1955 dopo alcuni anni di fidanzamento e il cui legame non ha mai avuto la più piccola incrinatura. “Mi ha fatto sentire una regina”, dice. E aggiunge:  “E’ vero, senza corona ma non per questo meno regina”. Lui è Valter Leonardi, morto a Mandello Lario all’età di 92 anni (avrebbe compiuto i 93 il prossimo mese di agosto).

Una persona autenticamente vera, lo ricordano coloro i quali l’hanno conosciuto. Sì, una bella persona, sincera e buona. E la bontà gliela si leggeva negli occhi, luminosi e solari come il suo sguardo, come il suo sorriso.

“Per noi è stato una preghiera nella preghiera”, dicono di lui le due figlie Patrizia e Elisa. E forse basterebbe questa immagine a “raccontare” Valter e il suo saper essere, perché no?, speciale. O comunque unico, per molti aspetti.



Amava la famiglia, amava la vita. E amava la sua casa. Amava i fiori e non era insolito, per lui, donarli alla “sua” Rosaria non appena se ne presentava l’occasione. “Mi ha dato tante, tantissime soddisfazioni”, dice ancora di lui la compagna della sua vita di ogni giorno. E le lacrime cedono il passo al sorriso, perché innumerevoli sono i ricordi gioiosi che si accompagnano alle loro esistenze, al loro volersi infinitamente bene.

Amava la vita, si è detto, Valter Leonardi. E non a caso amava la musica, a cui si era avvicinato da giovane. Quante prove, quante esibizioni con Angelo Bonfanti, suo grande amico, e con altri musicisti! E quanti concerti con la “Lario folk”, orchestra della quale facevano parte sette elementi e che in più occasioni non mancò di esibirsi con finalità benefiche e a sostegno di organizzazioni e iniziative di volontariato a partire da Telethon, che come noto promuove la ricerca per la cura di malattie genetiche rare.



Ha suonato con il maestro Dino Siani, Leonardi. E ha fatto parte per anni del corpo musicale mandellese e della banda Manzoni di Lecco. Il suo strumento era il clarino, che aveva studiato fin da giovanissimo, ma suonava (e gli piaceva) anche il sassofono. Quante volte la sua musica ha deliziato (e mai annoiato né tanto meno disturbato) i vicini di casa, che amavano aprire le finestre anche soltanto per ascoltarlo!

“Papà ci ha insegnato l’onestà - dicono ancora di lui Patrizia e Elisa - e amarlo non è stato difficile”.

Oltre alla moglie e alle figlie, Valter Leonardi (che ha lavorato alla Moto Guzzi come operaio addetto al montaggio) lascia il fratello Tiziano e gli affezionati nipoti Marco, Giulia e Elena.

I funerali si svolgeranno venerdì 25 febbraio, alle ore 15.30, nella chiesa prepositurale del “Sacro Cuore” a Mandello.


 

Nessun commento:

Posta un commento