21 febbraio 2022

Premio “Il Bel Paesaggio”. Il Fai lecchese: “Segnalate gli interventi attuati al di là del brutto”

Viene anche istituita la sezione “Paesaggio in pericolo”, che dà l’opportunità di indicare interventi di prossima attuazione ritenuti di impatto negativo per la “salute paesaggistica”



(C.Bott.) La delegazione di Lecco del Fondo ambiente italiano è attiva da anni sul territorio con iniziative finalizzate non soltanto a sostenere gli scopi della fondazione, che opera come noto a favore della tutela e della salvaguardia dei beni artistici, naturalistici e monumentali, ma altresì a sensibilizzare il contesto lariano sulle potenzialità e sui valori paesaggistico-ambientali di quello che Alessandro Manzoni definì, riferendosi a Lecco ma oggi da ricercare anche altrove, “un paese che chiamerei uno dei più belli al mondo”.

“Un patrimonio riconosciuto e condiviso - osservano i responsabili della delegazione lecchese del Fai - ma oggetto negli ultimi anni di azioni spesso inadeguate che, a danno avvenuto, occupano e riempiono le pagine della cronaca. Questi interventi negativi “oscurano” quelli promossi sia dal pubblico sia dal privato con un impatto positivo sul paesaggio, frutto di una progettazione attenta a rispettare il “sentimento” della popolazione verso edifici e contesti strettamente identitari”.

Nasce anche da queste considerazioni il premio annuale “Il Bel Paesaggio”, dove la denominazione richiama Il Bel Paese dell’abate e geologo lecchese Antonio Stoppani il quale, in tempi non sospetti, dimostrò che il “bello” del paesaggio italiano consisteva proprio nel vivace e dialettico rapporto, anche contraddittorio, tra natura e costruito.

Con questo premio simbolico la delegazione del Fai di Lecco intende riconoscere quanto di positivo viene attuato sul territorio nella convinzione che con un po’ di buona volontà si può benissimo andare, oggi più ancora che in passato, “al di là del brutto”.

Verranno premiati i cinque migliori interventi attuati nell’arco degli ultimi dieci anni nel contesto territoriale di competenza della delegazione lecchese del Fai, dunque nei comuni di Abbadia Lariana, Annone Brianza, Asso, Ballabio, Barni, Barzio, Bellano, Bosisio Parini, Bulciago, Caglio,  Calolziocorte, Canzo, Carenno, Casargo, Cassina Valsassina, Cesana Brianza, Civate, Colico, Cortenova, Costa Masnaga, Crandola Valsassina, Cremeno, Dervio, Dolzago, Dorio, Ello, Erve, Esino Lario, Galbiate, Garbagnate Monastero, Garlate, Introbio, Introzzo, Lasnigo, Lecco, Lierna, Longone al Segrino, Magreglio, Malgrate, Mandello Lario, Margno, Moggio, Molteno, Monte Marenzo, Morterone, Oggiono, Olginate, Oliveto Lario, Pagnona, Parlasco, Pasturo, Perledo, Pescate, Premana, Primaluna, Pusiano, Sirone, Sueglio, Suello, Taceno, Torre de’ Busi, Tremenico, Valbrona, Valgreghentino, Valmadrera, Varenna, Vendrogno, Vercurago, Vestreno.

Gli interventi dovranno essere segnalati dalla popolazione, da scuole o da associazioni e essere riconosciuti di impatto positivo sul piano architettonico, naturalistico, paesaggistico, storico e sostenibile. Potranno rientrare in queste categorie:

EDILIZI - Restauri, recuperi e ristrutturazioni di fabbricati esistenti e nuove costruzioni (poiché anche il nuovo può e deve avere una valenza positiva nei confronti del paesaggio). Sono ammessi edifici di qualsiasi destinazione (abitazioni, fabbriche, uffici, scuole).

AMBIENTALI - Valorizzazione di piazze, giardini, sentieri, spiagge a lago, boschi.

ARTISTICI - Valorizzazione di luoghi e oggetti d’arte (affreschi, monumenti, lapidi).

Non potranno partecipare al concorso, per comprensibili ragioni, enti e amministrazioni comunali, provinciali e statali.

“Lo scopo - spiegano sempre i responsabili del Fai lecchese - è dar voce e coinvolgere concretamente la popolazione, la cui opinione e i cui sentimenti sono generalmente inascoltati nelle scelte urbanistiche locali. Per questo motivo la modalità di partecipazione è semplicissima. Per segnalare un intervento giudicato positivo, localizzato sia nel proprio sia in altri paesi del territorio, si dovrà inviare una e-mail entro le ore 24 del 15 maggio 2022 all’indirizzo premiobelpaesaggio@gmail.com.

La segnalazione dovrà essere corredata da questa documentazione: ubicazione dell’intervento (comune, via); una o più fotografie scattate da strade pubbliche per consentirne il libero utilizzo; breve descrizione dell’intervento e della sua positività rispetto al paese e al territorio; se noti, ma non obbligatori, nome del committente, del progettista e dell’impresa autori dell’intervento.

La commissione chiamata a valutare gli interventi segnalati sarà composta dalla delegazione di Lecco del Fai, affiancata da esponenti di spicco delle tematiche legate alla tutela e alla valorizzazione del paesaggio culturale, ovvero Anna Ranzi, storica dell’arte e studiosa del territorio, da anni impegnata nella valorizzazione del patrimonio artistico e dei musei, e l’architetto Matteo Sintini, funzionario per la provincia di Lecco della Soprintendenza archeologica Belle arti e paesaggio.

Gli interventi verranno valutati sotto molteplici aspetti: inserimento ambientale nel contesto, recupero e rilettura delle valenze storiche del luogo, impatto ecologico e sui consumi energetici, riqualificazione e restituzione alla comunità di elementi simbolici del paesaggio urbano e naturalistico.

Nel mese di giugno verrà assegnato il diploma “Il Bel Paesaggio - edizione 2022” ai cinque migliori interventi, che non soltanto i proprietari ma anche i progettisti e le imprese esecutrici potranno esibire a riprova dell’attenzione da loro dimostrata nei confronti del territorio.

A fianco del premio, inoltre, viene istituita la sezione “Paesaggio in pericolo”. A illustrarla sono sempre i responsabili della delegazione lecchese. “Uno dei grossi problemi attuali - affermano - è la sistematica compromissione di luoghi, edifici e ambienti naturali fortemente legati al sentimento della popolazione, che ancora oggi non ha di fatto alcun strumento concreto e immediato per poter mettere in dialettica discussione quei progetti ritenuti non idonei alla genuinità e al significato del proprio territorio”.

La sezione “Paesaggio in pericolo” offre in questo senso l’opportunità di segnalare interventi di prossima attuazione (dunque non ancora realizzati) e ritenuti di impatto negativo per la “salute paesaggistica” della comunità.

Le modalità di segnalazione sono le stesse del premio. In questo caso, però, non ci sarà una cerimonia di premiazione ma gli interventi saranno resi pubblici e inviati ai singoli Comuni (che ne saranno così responsabilmente a conoscenza), nonché alla Soprintendenza competente.

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