15 febbraio 2022

L’ultimo saluto di Mandello Lario a Emilio Panizza, “un innamorato della sua comunità”

Padre Paolo: “Nella sua lunga e intensa vita ha espresso la sua fede in modo tangibile, ossia con le opere, manifestando con la sua azione l'adesione al Signore”



(C.Bott.) L’ultimo tributo di Mandello Lario a Emilio Panizza, storico tipografo e appassionato cultore di tutto ciò che si legava alla comunità locale, morto sabato 12 febbraio all’età di 93 anni. Un nodo molto stretto, il suo, con la realtà mandellese. E questa mattina, nel rito funebre celebrato nella chiesa parrocchiale del Sacro Cuore, padre Paolo Ancilotto non ha mancato di sottolinearlo.

“Siamo qui a dare l’estremo saluto al nostro fratello Emilio - ha premesso il sacerdote all’omelìa - che nella sua lunga e intensa vita ha espresso la sua fede in modo tangibile, ossia con le opere, manifestando proprio con la sua azione l'adesione al Signore”.

Il sacerdote ha quindi ricordato il suo impegno sul fronte della “San Vincenzo”, che lo portava a essere vicino ai più poveri e ad aiutare i più sfortunati.



“Emilio era un innamorato della comunità religiosa e civile - ha aggiunto - e sapeva raccontare la bellezza della sua Mandello. Ora lui ci dice di fare memoria di tutto ciò che contribuisce a far crescere una comunità e il nostro deve essere un ricordo gioioso, perché la vita non è perduta”.

“Lui ha guadagnato la vita eterna - ha affermato ancora padre Paolo - e noi non dobbiamo sentirci sconfitti dalla morte”.

Poi un’ultima riflessione: “E’ stato un testimone attento di questa comunità e ora chiediamo al Signore che si ricordi delle tante opere buone da lui compiute”.

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