08 febbraio 2022

Verso il Giorno del ricordo per non dimenticare la tragedia di tutte le vittime delle foibe

Stasera spettacolo al “Fatebenefratelli” di Valmadrera. Jadran Savarin, mandellese: “Un momento di riflessione per tutti, con le parole foibe e esodo istriano, fiumano e dalmata ravvivate nel loro significato più profondo e in una fiduciosa prospettiva per il futuro”



(C.Bott.) Il 10 febbraio è il Giorno del ricordo, ricorrenza che sollecita a riflettere sul senso della storia e sul valore della memoria da custodire, preservare e trasmettere alle nuove generazioni.

In questa direzione si muove l’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia costituita nel 1947 allo scopo di raccordare e organizzare le decine di migliaia di profughi - italiani autoctoni - provenienti appunto dai territori della Venezia Giulia e della Dalmazia e che, attraverso una vasta rete di comitati e delegazioni, si batte per il mantenimento dei valori culturali e tradizionali di quelle terre a cui sono stati strappati.

“La data del 10 febbraio mette sotto i riflettori quei dolorosi eventi - afferma Jadran Savarin, mandellese, dal 2021 delegato provinciale di Lecco dell’associazione - ma anche i valori di identità nazionale a cui gli esuli istriani, fiumani e dalmati sono legati e fa del Giorno del ricordo un momento di riflessione per tutti, con le parole foibe e esodo istriano, fiumano e dalmata ravvivate nel loro significato più drammaticamente profondo, ma nel contempo in una fiduciosa prospettiva per il futuro”.

“Purtroppo l’attuale situazione e le limitazioni che ne sono derivate - aggiunge - non ci hanno consentito di presentare di persona alle pubbliche amministrazioni i progetti, le iniziative in essere e le loro finalità, ma ci siamo comunque attrezzati per essere presenti a fianco di chi vorrà celebrare il Giorno del ricordo in maniera più che decorosa, anche per fronteggiare negazionisti, giustificazionisti e riduzionisti delle tragedie del confine orientale, i quali purtroppo, ancora quest’anno, già alla vigilia del 10 febbraio non hanno perso occasione per far sentire la loro voce”.

Così già questa sera per iniziativa dell’assessorato alla Cultura del Comune di Valmadrera il Giorno del ricordo verrà “celebrato” con lo spettacolo Il sentiero del padre - Viaggio tra i segreti delle foibe carsiche (di e con Davide Giandrini, per la regìa di Franco Palmieri), rappresentato con inizio alle ore 21 presso la sala auditorium del Centro culturale "Fatebenefratelli".

Tra il 1945 e il 1947 Pola è occupata dalla Jugoslavia. L’atmosfera sempre più cupa che minaccia gli italiani in Istria spinge Gianni, ciabattino di professione, a fuggire con il piccolo Francesco, 10 anni soltanto, e senza la moglie Maria, decisa a rimanere.

Lo spettacolo narra in forma intima e commovente la loro fuga. Partiti con il favore della notte e privati di ogni bene, i due affrontano sette giorni di cammino nel bosco per avere salva la vita.

Autore e attore teatrale, tra i più riconosciuti interpreti di teatro-canzone, Davide Giandrini si è diplomato alla Scuola di Piero Mazzarella attraverso lo studio del canto, della chitarra e il rapporto privilegiato con Giorgio Gaber. Ha partecipato a numerosi Festival teatrali e a trasmissioni televisive.

Come autore ha collaborato tra gli altri con Luca Doninelli, Marcello Chiarenza e Davide Rondoni.

Giovedì prossimo il Giorno del ricordo verrà invece celebrato a Lecco con una cerimonia che prevede la commemorazione in Riva Martiri delle Foibe. Alla deposizione di un omaggio floreale, prevista per le ore 11, seguirà un momento di raccoglimento.


 

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