07 febbraio 2022

Venerdì 11 è la Giornata mondiale del malato. Messa del vescovo Oscar dal Santuario di Tirano

In Tv vi si potrà assistere a partire dalle ore 15.30 tramite TeleSondrioNews, sul canale 85 del digitale terrestre



Venerdì 11 febbraio ricorre la trentesima Giornata mondiale del malato. Per l’occasione il vescovo di Como, monsignor Oscar Cantoni, presiederà a Tirano una preghiera diocesana dal santuario in cui Maria è invocata come Madonna della salute. Alle 15.30 il prelato guiderà la recita del rosario e, a seguire, celebrerà la messa.

Tutti potranno assistervi tramite TeleSondrioNews, sul canale 85 del digitale terrestre (per ricevere l’emittente occorre risintonizzare il segnale del digitale terrestre del proprio televisore o del decoder).

La Giornata mondiale del malato venne istituita nel 1992 da Giovanni Paolo II “per sensibilizzare il popolo di Dio, le istituzioni sanitarie cattoliche e la società civile all’attenzione verso i malati e verso quanti se ne prendono cura”. Così papa Francesco introduce il messaggio diffuso in vista proprio dell’appuntamento dell’11 febbraio.

Il tema scelto per questa trentesima Giornata è “Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso”. Parole che “fanno volgere lo sguardo a Dio - scrive papa Francesco - che guarda sempre i suoi figli con amore di padre, anche quando si allontanano da lui. La misericordia è per eccellenza il nome di Dio, che esprime la sua natura non alla maniera di un sentimento occasionale, ma come forza presente in tutto ciò che egli opera. E’ forza e tenerezza insieme”.

Dal pontefice giunge poi la sollecitazione a guardare con amore ai malati e ai sofferenti. “L’invito di Gesù a essere misericordiosi come il Padre - è l’osservazione del pontefice - acquista un significato particolare per gli operatori sanitari. Penso ai medici, agli infermieri, ai tecnici di laboratorio, agli addetti all’assistenza e alla cura dei malati, come pure ai numerosi volontari che donano tempo prezioso a chi soffre. Cari operatori sanitari, il vostro servizio accanto ai malati, svolto con amore e competenza, trascende i limiti della professione per diventare una missione. Le vostre mani che toccano la carne sofferente di Cristo possono essere segno delle mani misericordiose del Padre. Siate consapevoli della grande dignità della vostra professione, come pure della responsabilità che essa comporta”.

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